Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image

Particolare della «Susanna e i vecchioni» di Artemisia Gentileschi acquistata dalla Nivaagaard Collection di Nivå

Image

Particolare della «Susanna e i vecchioni» di Artemisia Gentileschi acquistata dalla Nivaagaard Collection di Nivå

La Nivaagaard Collection ha acquistato una «Susanna e i vecchioni» di Artemisia Gentileschi

L’opera, una delle sette versioni di questo tema realizzate dall’artista, si colloca nel suo periodo tardo

Gaspare Melchiorri

Leggi i suoi articoli

La Nivaagaards Malerisamling (internazionalmente conosciuta come Nivaagaard Collection), museo danese, ha acquisito un’opera di Artemisia Gentileschi (1593-1653), raffigurante «Susanna e i vecchioni». Questo museo si trova a Nivå, una cittadina residenziale nella Danimarca orientale, sull’isola di Zealand, e ospita una collezione d’arte che abbraccia un arco cronologico dal Rinascimento italiano al Barocco olandese fino alla pittura danese dell’Ottocento.

Realizzato da Artemisia Gentileschi tra il 1644 e il 1648, il dipinto in questione rappresenta un soggetto centrale e ricorrente nell’opera dell’artista italiana: è il tema sia della prima opera attestata di Artemisia (dipinta nel 1610, quando aveva solo diciassette anni), sia dell’ultimo suo dipinto conosciuto, realizzato intorno al 1652. Il dipinto acquisito dalla Nivaagaard Collection è una versione molto interessante del suo periodo tardo.

La frequenza con cui questo tema ricorre nell’opera di Artemisia (ne dipinse in tutto 7 versioni) è stato spesso interpretato alla luce dei parallelismi con la sua vita, in particolare con la sua esperienza di stupro e il processo che subì; e, nello stesso tempo, costituisce un «filo rosso» che percorre tutta la sua carriera artistica e può essere uno strumento di lettura per leggere l’evoluzione della sua arte.

Tra le varie versioni del tema, questo dipinto presenta delle caratteristiche originali. Le altre versioni mostrano Susanna che si allontana, ritraendosi dagli anziani o con le mani alzate in un gesto «teatrale». Al contrario, in questa versione Susanna è collocata al centro del piano pittorico, con il busto seminudo quasi abbracciato dalle mani di uno degli anziani; ma non pare in procinto di allontanarsi. Anzi, guarda direttamente i suoi aggressori con una ferma espressione di resistenza e rifiuto, in un quadro psicologico molto intenso. Le figure a grandezza naturale (il dipinto misura 200x150 cm) rendono abbastanza naturale per lo spettatore identificarsi con la posizione vulnerabile di Susanna.

L'acquisizione è stata resa possibile grazie al sostegno della New Carlsberg Foundation e della Aage e Johanne Louis-Hansen Foundation.

La «Susanna e i vecchioni» di Artemisia Gentileschi acquistata dalla Nivaagaard Collection di Nivå

Gaspare Melchiorri, 05 settembre 2025 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

Il percorso di oltre 60 opere, mai esposte prima tutte insieme, si snoderà in 13 sale, seguendo un ordine tematico e cronologico

Finanziato con 500mila euro dalla Swiss National Science Foundation e dalla Compagnia di San Paolo, analizza le petizioni, con cui le classi povere si rivolgevano per le loro esigenze all’autorità

In due progetti inediti curati dal Kunsthistorisches Museum con il centro di ricerca Desy in partnership con la tech company Haltadefinizione, due capolavori della pittura antica rivivono in realtà immersive

Conservato in una chiesa del Reatino, il manufatto è databile tra il 1285 e il 1289. Il restauro è stato finanziato da Intesa Sanpaolo. Altro recupero di qualche settimana fa in zona, quello di un affresco cinquecentesco di una Madonna con Bambino e santi

La Nivaagaard Collection ha acquistato una «Susanna e i vecchioni» di Artemisia Gentileschi | Gaspare Melchiorri

La Nivaagaard Collection ha acquistato una «Susanna e i vecchioni» di Artemisia Gentileschi | Gaspare Melchiorri