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Ernst Ludwig Kirchner, «Nacktes Mädchen Hinter Vorhang (Fränzi)», 1910-26, Amsterdam, Stedelijk Museum dopo il restauro

Photo: Rik Klein Gotink

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Ernst Ludwig Kirchner, «Nacktes Mädchen Hinter Vorhang (Fränzi)», 1910-26, Amsterdam, Stedelijk Museum dopo il restauro

Photo: Rik Klein Gotink

La Fränzi di Kirchner torna a posare allo Stedelijk

Il museo olandese, preoccupata da tempo per l’integrità della superficie pittorica resa fragile da una tecnica sperimentale, ha restaurato il dipinto

Cecilia Paccagnella

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A inizio Novecento, a Dresda, si formò un gruppo di artisti che vedeva nelle opere d’arte lo strumento attraverso il quale trasmettere al meglio le proprie emozioni. Tra i membri del Die Brücke, in tedesco «il ponte», vi era Ernst Ludwig Kirchner (1880-1938), le cui figure allungate, spigolose e con lo sguardo vuoto sono diventate emblema dell’Espressionismo tedesco. Ma c’è un altro dettaglio che contraddistingue le tele del pittore, ovvero l’utilizzo di cera e trementina per diluire i colori a olio con lo scopo di ottenere superfici opache.

Un secolo dopo, i restauratori dello Stedelijk Museum di Amsterdam si sono trovati a fare i conti con quella tecnica sperimentale, perché il basso contenuto di olio ha reso la pittura fragile e meno aderente alla iuta grezza causando vari distacchi.

Sotto i riflettori è oggi «Nacktes Mädchen Hinter Vorhang (Fränzi)» (1910), reduce da un’approfondita indagine diagnostica avviata nel 2024, che ha confermato come Kirchner sia tornato a lavorare sul dipinto nel 1926. A studio ultimato, si è provveduto a mettere in sicurezza la superficie pittorica consolidandola con un adesivo opaco per garantire una resa il più fedele possibile all’originale. Allo stesso tempo, ogni lacuna è stata riempita con un legante mescolato a gesso, successivamente ritoccato con il colore corretto. Diverse misure preventive, come per esempio una cornice climatizzata, garantiscono ora che la tela rimanga stabile per i decenni a venire.

«Il restauro di un’opera come questa richiede tempo, impegno e costi elevati, ha spiegato il direttore del museo Rein Wolfs. Siamo profondamente grati alla Bank of America per il suo sostegno e per l’opportunità di realizzare questo restauro grazie al suo generoso Art Conservation Project. Questa è un’opera importante nella collezione di Espressionismo tedesco dello Stedelijk e siamo lieti di poterla includere nuovamente nel nostro allestimento».

Il dipinto entrò nelle collezioni dell’istituzione olandese nel 1955 grazie al curatore Willem Sandberg, collaboratore nonché autore dell’allestimento di alcune mostre sul movimento tedesco nel 1949 e nel 1951 proprio allo Stedelijk, che si dimostrò così promotore della rivalutazione a livello internazionale della cosiddetta «Arte degenerata».

«Attraverso il Bank of America Art Conservation Project, identifichiamo opere d’arte di grande valore che necessitano di restauro. Dall’inizio del progetto nel 2010, sono state assegnate 275 sovvenzioni in 40 paesi per conservare dipinti, sculture, opere su carta, manoscritti e reperti archeologici, ha dichiarato Andrea Sullivan, dirigente internazionale e responsabile del gruppo Social and Environment della Bank of America. È stato un onore collaborare con lo Stedelijk Museum per conservare questo capolavoro fenomenale di Kirchner. Non vediamo l’ora di rivederlo in mostra e siamo lieti che le generazioni future potranno ammirarlo e goderne per molti anni a venire».

Fränzi, la giovane modella in posa nello studio di Kirchner, è ora pronta per essere nuovamente esposta nell’ala che chiude il percorso del museo: «Yesterday Today-Collection Until 1950».

Alcuni particolari dell’opera «Nacktes Mädchen Hinter Vorhang (Fränzi)» di Ernst Ludwig Kirchner

Cecilia Paccagnella, 08 settembre 2025 | © Riproduzione riservata

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