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Luana De Micco
Leggi i suoi articoliIl Mémorial ACTe, il nuovo Centro dei Caraibi di espressione e memoria della tratta e della schiavitù, si inaugura il 10 maggio(con due anni di ritardo sul programma iniziale) durante le celebrazioni per l’abolizione della schiavitù nell’isola francese delle Antille (il decreto fu fimato il 27 aprile 1848). I lavori dell’edificio, una scatola nera vestita di una rete metallica, su progetto degli architetti Pascal Berthelot, Jean-Michel Mocka-Celestine, Fabien Doré e Michael Marton, sono stati avviati nel 2008 sul sito di un’ex fabbrica
di zucchero, in riva al mare e sono costati 68 milioni di euro. L’allestimento della mostra permanente su 1.700 metri quadrati è stato affidato all’architetto François Confino, grande artefice di allestimenti espositivi capaci di affascinare e coinvolgere (suoi, in Italia, quelli del Museo del Cinema e del Museo dell’Automobile di Torino), e presenta un approccio storico, socio-politico, antropologico, artistico alla schiavitù. Uno spazio di 700 metri quadrati è a disposizione per le mostre temporanee. Il centro culturale aprirà le porte al pubblico il 6 luglio e dovrebbe accogliere 50mila visitatori all’anno.

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