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Claude Monet, Vue de Rouen depuis la côte Sainte-Catherine

Sotheby’s

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Claude Monet, Vue de Rouen depuis la côte Sainte-Catherine

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Il tramonto di Monet, l’ippopotamo di Lalanne: Sotheby’s presenta la collezione Schlumberger

Eclettica ma coerente, la raccolta sarà venduta dalla maison in una serie di aste internazionali a partire dal 21 ottobre, con appuntamenti fino al 2026

Davide Landoni

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Quando Anne Schlumberger iniziò a collezionare opere d'arte, non seguiva una moda né un mercato. Costruiva un paesaggio visivo tutto suo, fatto di scelte audaci, connessioni inaspettate e un gusto spiazzante che univa l’arte africana alla pittura impressionista, il surrealismo alle arti decorative. Il risultato è una collezione eclettica - un ippopotamo in rame trasformato in bar, una collana di Dalí, un Monet al tramonto e una statua ancestrale con patina cerimoniale - ma coerente, che oggi Sotheby’s si prepara a vendere in una serie di aste internazionali a partire dal 21 ottobre, con appuntamenti fino al 2026. 

Il pezzo simbolo della raccolta? Proprio l'ippopotamo di cui sopra, che non è certo un ippopotamo qualsiasi. L«Hippopotame Bar» di François-Xavier Lalanne, un’opera unica del 1976, stimata oltre 7 milioni di euro, che incarna alla perfezione lo spirito di Anne Schlumberger. Una scultura-animale in rame lavorato a mano che nasconde, sotto la sua mole paciosa, un intero bar con portabottiglie girevole, vassoio per antipasti, secchiello per il ghiaccio e contenitori per i bicchieri. Un’opera teatrale e raffinata, pioniera di una delle forme più celebri della produzione di Lalanne, diventata poi icona mondiale del design. Sarà battuta all’asta il 10 dicembre a New York, nella vendita inaugurale “Important Design” di Sotheby’s nella nuova sede del Breuer Building.

Accanto al capolavoro, altre creazioni di Claude Lalanne, moglie e partner artistica di François-Xavier, danno corpo a una visione in cui natura e immaginazione si fondono. Come i nove elementi «Anémone» per balaustra, in bronzo dorato (stima 100-150 mila euro), vere e proprie sculture floreali realizzate su misura per la scalinata di casa Schlumberger a Houston. Oppure i sontuosi cancelli «Les Portes du Jardin» (stima 250-350 mila euro), con piccoli animali nascosti tra le volute, provenienti dalla residenza nel sud della Francia. Opere nate da un dialogo intimo tra artista e committente, oggi finalmente visibili al pubblico.

Francois-Xavier Lalanne, Hippopotame Bar, pièce unique

Pre-Bembe or Buyu Artist, Male Ancestor Statue

Ma la collezione Schlumberger va ben oltre il mondo surreale dei Lalanne. Il 10 novembre, sempre al Breuer di New York, sarà messa in vendita una delle opere più rare e liriche dell’Impressionismo in mani private: «Vue de Rouen depuis la côte Sainte-Catherine» di Claude Monet (stima 3-4 milioni di euro). Un panorama vibrante in cui la cattedrale di Rouen si staglia su una città sfumata nei colori del tramonto, con pennellate luminose e profonde. Un dipinto che ha abitato le stanze della famiglia Schlumberger per oltre sessant’anni, e che ora torna sul mercato.

Non meno evocativa è l’opera di Eugène Boudin, «Le Havre, La Fête des régates» del 1869, uno scorcio vivace della borghesia normanna in villeggiatura (stima 700 mila-1 milione di euro). Ombrellini, vele gonfie di vento e bandiere al cielo dipinti con tocchi leggeri e già proto-impressionisti. E poi, ancora, una collana che sembra uscita da un sogno liquido. «Swirling Sea» di Salvador Dalí (stima 300-500 mila euro), creata nel 1954 e realizzata nel 1963 dai gioiellieri Alemany & Co., è un tuffo nel mare immaginario del genio catalano: perle, smeraldi, zaffiri e diamanti si rincorrono su un’onda d’oro, come un frammento di mitologia portato al collo. Un gioiello commissionato da Madame São Schlumberger, moglie di Pierre, che appare in rare fotografie mentre posa con Dalí per creare questo capolavoro indossabile.

Non manca nemmeno l’arte africana, che Anne Schlumberger ha raccolto con lo stesso spirito aperto e rispettoso. Tra i lotti spicca una statua maschile Pre-Bembe o Buyu proveniente dal Congo, di eccezionale altezza e conservazione, risalente agli anni Cinquanta e mai vista né pubblicata da allora (stima 150-250 mila euro). Un pezzo raro, carico di memoria rituale, tramandato da Pierre Schlumberger alla figlia Anne alla nascita dei suoi gemelli. La collezione, nelle parole della famiglia, “Non era fatta per decorare, ma per creare connessioni” raccontano gli eredi. E chissà che oggi la loro vendita non sia fatta solo per un ricavo, ma anche per rinnovare un'ultima volta lo spirito di apertura e dialogo che da sempre caratterizza la connessione.

Davide Landoni, 03 ottobre 2025 | © Riproduzione riservata

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