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Luana De Micco
Leggi i suoi articoliTutto il sito della Tour Eiffel, dalla place du Trocadéro all’École militaire, incluso il Pont de Iéna, diventerà entro il 2030 un unico immenso giardino di 54 ettari, il più grande di Parigi: il nuovo progetto urbano, presentato a fine maggio, ripensa in profondità il modo di vivere la visita alla «Dama di Ferro».
Ogni anno sul monumento salgono 7 milioni di visitatori, ma almeno 20 milioni sono le persone, turisti e no, che, senza salire, si fermano sul piazzale ai suoi piedi, frequentano il Trocadéro e gli Champs de Mars. Mancano però molti servizi, luoghi per sedersi e ripararsi dalla pioggia, chioschi per ristorarsi. Nel 2018 il Comune di Parigi ha lanciato il concorso internazionale «Grand site Tour Eiffel». Lo ha vinto l’architetta paesaggista americana Kahtryne Gustafson (alla quale si deve tra l’altro il progetto della fontana omaggio a Lady D, a Londra), con il progetto «OnE» che riduce di molto lo spazio accordato alle automobili, in linea con la politica della sindaca Anne Hidalgo che ha già reso pedonali delle ampie sezioni del Lungosenna.
Una prima parte del «giardino Eiffel» sarà pronta nel 2024, per le Olimpiadi, quando metà della place du Trocadéro, oggi una grande rotonda molto trafficata, sarà un prato dove ci si potrà sedere con vista panoramica sul Palais de Chaillot e la Tour Eiffel. Nei giardini del Trocadéro, a cui si accede dal parvis des Droits de l’Homme, saranno installati chioschi e anche un teatrino di marionette.
Proseguendo, la place de Varsovie e il Pont de Iéna, che bisogna attraversare per raggiungere la Tour Eiffel, ma che oggi sono aperti al traffico, saranno a loro volta pedonali. Alberi saranno piantati sul ponte e viali alberati e pedonali saranno creati anche sul quai Branly verso il museo. Entro il 2030 il progetto sarà esteso fino all’École militaire. Il budget stanziato dalla città è di 72 milioni di euro.

Un rendering dell'area sottostante la Tour Eiffel secondo il nuovo progetto
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