Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Roberta Bosco
Leggi i suoi articoliDopo un complesso intervento in situ durato 18 mesi e costato 364mila euro, l’enorme organo rinascimentale della Cattedrale di Tarragona ha recuperato l’aspetto cinquecentesco e la mobilità delle monumentali ante dipinte con tre scene sacre: l’Annunciazione, la Natività e la Resurrezione.
L’intervento è stato realizzato dai tecnici del Centro di Restauro della Catalogna: dopo la fase di studio necessaria per valutare lo stato di conservazione e individuare i materiali usati e le cause del degrado, si è passati ad asportare lo sporco e le ridipinture. Per quanto riguarda le ante, sono stati suturati gli strappi delle tele, applicati rinforzi e sostituite le cornici originali.
L’organo, uno dei pochi rinascimentali in Spagna, è considerato un unicum per il gran numero di importanti artisti dell’epoca, architetti, pittori e scultori, coinvolti nella sua realizzazione. La monumentale struttura si deve a Perris Arrabassa e Salvador Estrada, gli stessi dell’organo della cattedrale barcellonese di Santa Maria del Mar, la decorazione scultorea è di Perris Ostris e Jeroni Xanxo (noto per la Pietà della Seu d’Urgell), mentre Pietro Paolo de Montalbergo realizzò i dipinti.
L'organo di Tarragona restaurato, con le ante aperte
Altri articoli dell'autore
«Gli eventi scientifici sono l’unica guida costante della mia immaginazione», sosteneva l'artista catalano. Il nuovo programma è promosso dalla Fundació Dalí e recupera la passione dell’artista per l’innovazione scientifica
Oltre 100 opere di Land art di 40 artisti esplorano il rapporto tra l’arte contemporanea e il suolo come territorio fisico, simbolico ed ecologico
La fotografa americana rivela il suo universo nella grande retrospettiva spagnola della Fundación MOP a La Coruña
La Virreina Centre de la Imatge stabilisce un dialogo inedito tra la produzione fotografica degli anni Settanta di due grandi autori italiani



