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Luana De Micco
Leggi i suoi articoliAnche la Ville Lumière si sta convertendo alla tecnologia led, un po’ alla volta e senza fretta. Il «piano luci» della capitale prevede che entro il 2020 l’80% dell’illuminazione della città sarà basato sui più economici led. La conversione è iniziata nel 2012 sulla spinta della legge Grenelle contro lo spreco energetico. Come a Roma, anche a Parigi, che dalla fine del XIX secolo costruisce la sua fama anche sulla sua «atmosfera», l’idea di sostituire le classiche lampade a luce gialla, più «calda», con i moderni led a luce bianca, che però permettono di tagliare del 30% la bolletta, non è condivisa da tutti. Parigi dà il tempo necessario alla tecnologia di migliorare l’effetto notturno. Gli esperti parlano di led di nuova generazione a luce «bianca dorata», più adatti alla valorizzazione dei monumenti storici e per così dire «salva atmosfera».
Sono già illuminati con i led gli Champs-Élysées e l’Arco di Trionfo, la rue de Rivoli, le cui arcate fiancheggiano il Louvre e arrivano fino alla place de la Concorde, il quartiere di Montmartre e la place de l’Hôtel de Ville. L’illuminazione interna di Notre-Dame è stata a sua volta rinnovata per gli 850 anni della cattedrale, nel 2013. Un pannello di comandi tattile permette di modificare l’illuminazione e quindi «l’atmosfera» per le messe o i concerti. Il primo piano della Tour Eiffel è illuminato con i led dal 2014. Nel budget di 300 milioni di euro stanziato dalla città per il monumento entro il 2022 è prevista anche la sua totale conversione al led.
Una gigantesca operazione è in corso al Louvre, realizzata e finanziata da Toshiba. Sono state prima rinnovate le luci della Piramide, nel 2011; nel 2013 è stata completata la Cour Napoléon e, entro il 2023, l’illuminazione a led sarà estesa a tutto il complesso, comprese le sale interne. La Francia è pioniera nel settore. E in particolar modo la città di Lione, dove sin dagli anni Novanta ha sede un’importante industria «dell’illuminazione». Il più grande laboratorio in materia è la Fêtes des Lumières, che si tiene tutti gli anni dal 1989 nel mese di dicembre, per quattro giorni, in corrispondenza con la ricorrenza religiosa dell’Immacolata. Dal 2012 i giochi di luci sui monumenti e le piazze della città sono realizzati con i led.
Un po’ alla volta la nuova tecnologia si è imposta e ormai più di 350 siti della città sono illuminati con i led in modo permanente. Anche Tolosa sta puntando sul led per valorizzare i suoi monumenti storici, la cattedrale, le piazze, i ponti. Il piano votato per il 2014-18 ha individuato 140 luoghi architettonici rilevanti per creare un percorso turistico di riscoperta notturna della «città rosa», detta così per il colore della pietra dei suoi palazzi. L’obiettivo non è solo dotarsi di uno dei migliori parchi energetici in Francia: Tolosa spera che la valorizzazione notturna dei suoi monumenti la aiuti a ottenere il prezioso label Unesco di iscrizione al Patrimonio Mondiale dell’Umanità, come Bordeaux (iscritta nel 2007) e Albi (nel 2010).
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