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Gaspare Melchiorri
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Ad Aramengo (At) il 18 ottobre è stato presentato, nei locali del laboratorio di Restauro Nicola, il progetto del Museo Ara, da parte dell’omonima Fondazione. Ara è l’acronimo di Anna Rosa Art. La struttura sarà realizzata «su misura» per la figlia del fondatore del laboratorio, Guido Nicola. Anna Rosa, oltre ad aver assimilato dai genitori insieme al fratello Gian Luigi l’arte del restauro, ha esaltato la propria creatività con la pratica della miniatura. Nell’allestimento all’Abbazia di Vezzolano in diversi anni il suo presepe è stato visitato da migliaia di persone.
Il Museo Ara sarà ospitato dalla casa di Rosa e Giulio Vercellio, i vicini di casa dei Nicola dai quali il fondatore Guido già molti anni fa acquistò l’immobile, che si affaccia sulla valle di Aramengo. La casa è un caro ricordo dell’infanzia di Anna Rosa, che in omaggio alla coppia di vicini si è ispirata alla loro stalla per quella ricreata in miniatura nel suo presepe.
I 600 metri quadrati di superficie ristrutturata già in fase di progettazione hanno esercitato le capacità di un team d’eccezione: gli architetti Beatrice Coda Negozio e Roberto Fraternali e gli ingegneri Carlo Luigi Ostorero, Luciano Bauducco e Gregorio Tosi.
«Volevo dare un’occasione in più per visitare il mio paese di Aramengo, ha detto Anna Rosa Nicola. E volevo condividere un ritorno alla manualità rivolta a bambini, adulti, anziani, disabili. L’idea è nata cogliendo la gioia negli occhi dei visitatori del presepe a Vezzolano. Per me è una soddisfazione senza eguali».
Oltre al Museo del presepe in miniatura, sui 600 metri quadri sviluppati su più piani, senza barriere architettoniche, troveranno posto anche le esposizioni delle altre miniature di Anna Rosa, della sua collezione di fiori di carta e poi ancora laboratori e una caffetteria con un affaccio sul verde del Monferrato.
La ristrutturazione si avvarrà delle più moderne tecniche conservative e di consolidamento (il tutto sarà retto da una struttura in ferro) mantenendo rigorosamente l’anima del luogo e della sua storia. A novembre parte il cantiere. La fine dei lavori è prevista fra un anno e mezzo, massimo due.
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