Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image

Il Giardino di Ninfa, realizzato dalla famiglia Caetani, sorge sulle rovine dell'omonima città medievale a Cisterna di Latina

Image

Il Giardino di Ninfa, realizzato dalla famiglia Caetani, sorge sulle rovine dell'omonima città medievale a Cisterna di Latina

Il Giardino di Ninfa, un paradiso in terra

Nel memoir di Lauro Marchetti, pubblicato da Allemandi e vincitore della terza edizione del Campiello Natura della Venice Gardens Foundation, le vicende della nobile famiglia dei Caetani, dal XIII secolo proprietari dell’oasi laziale s’intrecciano con un manuale di buone pratiche nella cura di un luogo irripetibile 

Un giardino è molte cose, è l’atto emozionale di sentirsi al centro di un universo paradisiaco, ma anche curatori di un mondo intero seppur delimitato fisicamente oppure è la sensazione di sentirsi protetti da un intorno verde. Un giardino può essere, anzi sempre è, storia, piccola o grande, amore, felicità e, perché no, malinconia ed è senz’altro un incubatore di nascite e di morti, insomma è vita e l’essere umano ne è al contempo testimone, parte importante o protagonista. 

Questi pensieri vengono leggendo Memorie di Ninfa  il volume di Lauro Marchetti (Latina, 1949), dedicato al rapporto tra la nobile famiglia Caetani e il giardino italiano di valore internazionale che ha appena vinto la terza edizione del Campiello Natura-Premio Venice Gardens Foundation, riconoscimento nato dalla sinergia tra la Fondazione Il Campiello di Confindustria Veneto presieduta da Raffaele Boscaini e Venice Gardens Foundation, fondata da Adele Re Rebaudengo che gestisce i Giardini Reali e l’orto-giardino del Redentore di Venezia. Il premio si rivolge a opere letterarie che, con sensibilità e profondità, interpretano e favoriscono un rapporto profondo e armonioso con la natura fatto di equilibrio, rispetto, ascolto e attenzione alla sua salvaguardia. E il testo di Marchetti, già assistente di Donna Lelia Caetani (1913-77), pittrice, giardiniera e mecenate che ebbe un ruolo importantissimo nella nascita di Italia Nostra nel 1955 e del marito Hubert Howard (1907-87) discendente dei duchi di Norfolk, poi segretario generale della Fondazione Roffredo Caetani e direttore del giardino di Ninfa, nonché autore di diversi giardini come quelli di Torrecchia Vecchia (Latina) e di Sant’Elpidio a Mare nelle Marche, ben si inserisce in queste dinamiche ponendosi fondamentalmente al contempo come memoir della celebre famiglia e manuale di buone pratiche nell’amore e nella cura di un importantissimo giardino storico, dal 2000 «monumento naturale» del Lazio.

Il Giardino di Ninfa, collocato nel territorio pontino romano, prende il nome dai resti di un tempio di epoca romana costruito nei pressi dell’area e dedicato alle divinità delle acque sorgive. Già nell’VIII secolo l’area entrò a far parte dell’amministrazione pontificia ed ebbe un ruolo strategico grazie alla via pedemontana che permetteva di recarsi al Sud d’Italia evitando la Via Appia spesso impaludata. Dal Mille Ninfa divenne una vera e propria cittadina dall’alto valore religioso visto che qui nel 1159 il cardinale Rolando Bandinelli fu eletto papa Alessandro III (1100 ca-1181) mentre i Caetani arrivarono nel 1298 quando  Benedetto Caetani-papa Bonifacio VIII (1230 ca-1303) acquistò tali territori. 

Il testo di Marchetti, si accennava, è un lungo resoconto insieme dei rapporti tra l’autore e Donna Lelia e Howard, nonché in precedenza con Marguerite Chapin e Roffredo Caetani, ma anche appunto un atto d’amore verso un luogo vasto otto ettari, con piante secolari e 100 uccelli censiti. Bastano le ultime parole di Marchetti vergate nelle 400 pagine del libro per comprendere quanto il luogo sia centrale, umanamente e storicamente: «La vita non può fermarsi, oltre il giardino c’è l’infinito, il suo limite è il cielo dove non esistono confini. Non sono ancora sceso dall’ultimo gradino. Ninfa per sempre». 

 

«Memorie di Ninfa. I Caetani, la nascita, l’evoluzione e i segreti di uno dei più straordinari e romantici giardini del mondo», di Lauro Marchetti,  400 pp., ill., Allemandi, Torino 2025, € 32

Stefano Luppi, 22 settembre 2025 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

La storica galleria fondata da Marco Bottai nel 1980 approda a Minerbio, tra gli affreschi della scuola dei Carracci e l’eredità del cardinale Paleotti

Alla Galleria Bper Banca un percorso di connessioni visive e concettuali ruota intorno al termine greco «paideia» e mette in dialogo artisti dall’antichità alla contemporaneità

Presso la Fondazione Franco Maria Ricci sono esposti 65 picchiotti da porta, datati tra XIV e XVIII secolo, raccolti negli ultimi cinquant’anni dalla coppia di antiquari

Partiranno a breve le attività nell'ex nosocomio di origine trecentesca nel centro storico, che mira a diventare «una piattaforma a disposizione della città, degli operatori della cultura e dell'economia sociale in una logica di co-progettazione e accessibilità».  Intanto il vicino Palazzo Pepoli diventerà la sede del Museo Morandi?

Il Giardino di Ninfa, un paradiso in terra | Stefano Luppi

Il Giardino di Ninfa, un paradiso in terra | Stefano Luppi