Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Alessandro Martini
Leggi i suoi articoliC’è chi tenta di entrare in contatto con il Paese da visitare leggendo l’opera dei suoi grandi scrittori, chi porta in valigia i romanzi ambientati nel luogo. E c’è chi desidera comprenderne meglio le condizioni sociali, politiche ed economiche, i problemi attuali e gli aspetti poco noti, per immergersi più pienamente. Per non sentirsi un turista ma piuttosto, come nelle ambizioni di molti, un viaggiatore.
La collana «The Passenger», pubblicata da Iperborea (a cui si deve il successo in Italia di numerosi scrittori scandinavi, e non solo: tra tutti, Björn Larsson e Arto Paasilinna), soddisfa molti di questi desideri. Con il sottotitolo significativo «Per esploratori del mondo», la collana è giunta al sesto volume, dedicato alla Norvegia: proprio il Paese che ha appena conferito l’onorificenza di commendatore dell’Ordine Reale al Merito, per il suo lavoro di diffusione della letteratura e della cultura norvegese in Italia, a Emilia Lodigiani, che di Iperborea è dal 1987 fondatrice e anima.
Ogni numero è una rivista che è anche un libro, o un libro in forma di rivista, con «inchieste, reportage letterari e saggi narrativi che formano il ritratto della vita contemporanea di un Paese e dei suoi abitanti», ci spiega Piero Biancardi, editore di Iperborea e figlio della fondatrice. Obiettivo: «scoprire, capire, approfondire, lasciarsi ispirare». La qualità dei contenuti (firmati da scrittori, giornalisti ed esperti italiani e internazionali, diversi per ogni numero) è rafforzata dalla qualità del progetto grafico (Tomo Tomo e Pietro Buffa), comprese la stampa e la carta, e dai progetti fotografici originali (Pietro Masturzo per il numero sulla Grecia, Diambra Mariani per la Norvegia).
Il primo volume, uscito nel giugno 2018 e dedicato all’Islanda, è tuttora il bestseller. «Complice la moda delle vacanze nell’isola scandinava», sottolinea Biancardi. Perché, pur non essendo né guide turistiche né riviste di viaggio, sono per molti uno straordinario strumento di conoscenza, per anticipare, accompagnare o seguire itinerari in Europa nel mondo. «I volumi della collana non raccontano il dove, come e quando, ma provano a spiegare il perché», ci dice Biancardi, anticipando la prossima uscita in lingua inglese, con l’editore americano Europa Editions (la costola di e/o che pubblica Elena Ferrante negli Usa). Rilevanza tematica, qualità della scrittura, racconto del presente «inteso come contemporaneità piuttosto che come attualità».
Finora, oltre ai Paesi citati, anche Olanda, Giappone, Portogallo e, a maggio, Grecia. A settembre Berlino per poi proseguire con quattro Paesi e una città all’anno. Il numero sull’Islanda si apriva con «A che ora accendono l’aurora boreale?», sul boom del turismo raccontato dallo scrittore Hallgrímur Helgason, che osserva ironico le orde di stranieri felici di sfidare le avversità del clima. Il numero sul Portogallo spazia dalla scena artistica postcoloniale al boom turistico della costa grazie ai surfer.
Della Grecia scrivono, tra gli altri, il grande Petros Markaris, sulle mutate abitudini alimentari dei suoi concittadini, e Matteo Nucci sulle isole come luogo di ospitalità, oggi per i profughi. In Norvegia, c’è un luogo davvero speciale nel Telemark, senza sole da settembre a marzo. L’artista Martin Andersen ha escogitato un’ambiziosa e controversa soluzione...
Grecia, fotografie di Pietro Masturzo; Norvegia, fotografie di Diambra Mariani, 194 pp., Iperborea, Milano 2019, € 19,50

Il faro sull'isola norvegese di Husøj
Altri articoli dell'autore
Invitata al Salone del Libro di Torino, dove il 18 maggio sarà al centro di un dialogo con Melania Mazzucco, la signora del romanzo «artistico» festeggia il 25ennale dell’edizione italiana di «La ragazza con l’orecchino di perla»: «Scrivo quando vedo una storia con un vuoto da colmare, un mistero da risolvere»
Allestita alle Corderie dell’Arsenale e in varie sedi di Venezia, la 19ma Mostra Internazionale di Architettura riunisce 300 progetti di 756 partecipanti: «Voglio una Biennale “laboratorio”, in cui formulare un pensiero nuovo»
«Abbiamo avuto la fortuna, o la visione, di arrivare in Arabia Saudita quando il terreno era ancora vergine», dice Massimo Fogliati, uno dei titolari dell’azienda, che oggi è impegnata in progetti, musei ed eventi «ad alto contenuto culturale e tecnologico», come la Biennale di Gedda
Con il numero di marzo, dopo 200 «Pagelle dei musei italiani», la nostra esperta conclude la sua «indagine sul campo» attraverso allestimenti, illuminazione, servizi, sistemi informatici, caffetterie e bookshop. A tutto ha dato un voto: anche ai fasciatoi nelle toilette