Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image

Parco Montalbano a Oria

Foto Fai-Fondo Ambiente Italiano

Image

Parco Montalbano a Oria

Foto Fai-Fondo Ambiente Italiano

I Bizantini nel Salento: gli scavi di Parco Montalbano

Nel sito, che sorge nel comune di Oria (Br), sono stati trovati resti di macine per cereali e presse per le olive e un cimitero con sepolture di donne e bambini

Vittorio Bertello

Leggi i suoi articoli

A Brindisi il 12 agosto, presso la sede della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi, Lecce e Taranto, si è svolta la conferenza stampa per la presentazione dei primi risultati della campagna di scavo 2025 condotti dall’Università del Salento nell’area di Parco Montalbano, a Oria (Br), uno dei «luoghi del cuore» del Fai-Fondo Ambiente Italiano. 

Sono intervenuti il soprintendente Antonio Zunno, Antonella Pansini (funzionario archeologo responsabile per il Comune di Oria), il sindaco di Oria Cosimo Ferretti e Paul R. Arthur (professore ordinario di Archeologia Medievale dell’Università del Salento e presidente della Società degli Archeologi Medievisti Italiani).

Gli scavi archeologici effettuati tra il 2013 e il 2015 dall’allora Soprintendenza Archeologica della Puglia durante i lavori di riqualificazione di Parco Montalbano, ai piedi del Castello di Oria, avevano portato alla scoperta di parte di un interessante complesso bizantino (X-XI secolo). Fra i manufatti rinvenuti c’era un sigillo in piombo del X secolo raffigurante san Teodoro. Tuttavia, la scoperta del sito non era mai stata resa pubblica e le sue dimensioni effettive, la sua planimetria, la sua funzione e la sua importanza erano rimaste finora sconosciute. Nel 2023 l’Università del Salento si è offerta di documentare le scoperte e ha condotto una prima campagna di studi. 

La campagna di scavo condotta nel mese di luglio 2025 dalla Cattedra di Archeologia Medievale del Dipartimento di Beni Culturali, presso l’Università del Salento, ha confermato l’importanza del sito a Parco Montalbano proprio per la fase riferibile al periodo tra la riconquista da parte dell’imperatore Basilio I e la presa di Oria dei conquistatori normanni durante la seconda metà dell’XI secolo, verosimilmente nel 1062. 

Le altre testimonianze provenienti dallo scavo sono essenzialmente databili al dominio bizantino. Sono state portate alla luce strutture che aiutano a capire quanto fosse articolato il complesso edilizio, sistemato a terrazze e che faceva uso del banco roccioso, forse anche per creare alcuni vani rupestri. Gli edifici erano ben costruiti per l’epoca, con fondazioni in pietra a secco e alzati probabilmente in legno e mattoni crudi.

Gli scavi hanno portato alla luce frammenti di macine per la molitura dei cereali e basi di presse per la spremitura delle olive. Numerosi corni di cervo, oggetti in osso e scarti suggeriscono inoltre la presenza di un laboratorio artigianale, che potrebbe aver prodotto anche oggetti in bronzo e in altri materiali.

È poi proseguito lo studio di un cimitero bizantino venuto alla luce a nord del complesso edilizio. Con lo scavo di una sepoltura piuttosto elaborata, l’antropologa Serena Siena ha notato la presenza particolare di sepolture di donne e bambini, piuttosto che di individui di sesso maschile. Le sepolture suggeriscono la presenza nelle vicinanze di una chiesa, che potrebbe essere indicata anche dal ritrovamento di frammenti di marmo decorato. La vita nel sito non sembra essere continuata dopo l’XI secolo.

Gli scavi sono stati diretti da Paul Arthur, professore di archeologia medievale all’Università del Salento. Sono stati condotti sul campo da Paolo Marcato, che ha coordinato un gruppo di studenti dell'Ateneo salentino, insieme agli studenti provenienti dalle Università di Padova e di Salerno. Lo scavo e l’analisi dei resti scheletrici è stato condotto dall’antropologa Serena Siena mentre Serena Musco è stata responsabile della catalogazione dei reperti.

Vittorio Bertello, 12 agosto 2025 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

Il nuovo direttore del Laboratorio Restauro Dipinti e Materiali Lignei dei Musei Vaticani Paolo Violini ha anticipato agli organi di stampa i prossimi lavori in programma, tra cui anche il restauro della Loggia di Raffaello

Durante i lavori di restauro, iniziati otto anni fa e ancora in corso, sono stati rinvenuti oltre 600 metri quadrati di affreschi risalenti al XVI secolo

Realizzata nel 2006 dallo scultore Peter Bech, viene considerata «brutta e pornografica», e l’agenzia danese per il patrimonio ne ha deciso la rimozione dal forte di Dragør

Nella cittadina del Maceratese la riqualificazione di piazza Matteotti ha fruttato la scoperta di antiche vestigia e di numerosissimi reperti archeologici

I Bizantini nel Salento: gli scavi di Parco Montalbano | Vittorio Bertello

I Bizantini nel Salento: gli scavi di Parco Montalbano | Vittorio Bertello