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Claude Lalanne, «Unique Choupatte», 2003

Courtesy Sotheby’s

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Claude Lalanne, «Unique Choupatte», 2003

Courtesy Sotheby’s

Guanti bianchi per la collezione Karpidas: venduto il 100%

Una vendita straordinaria quella londinese: 11 lotti avevano una stima di oltre 1 milione di sterline, ma ben 22 hanno superato 1 milione 

Monica Trigona

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Risultato da sogno per il mondo stravagante di Pauline Karpidas. L’asta serale del 17 settembre, «White-Glove», tenutasi da Sotheby’s a Londra ha totalizzato la cifra impressionante di 73 milioni di sterline (pari a circa 100 milioni di dollari), diventando la vendita a tema specifico di maggior successo mai organizzata nel Regno Unito. Il ricavato ha superato di gran lunga le stime più ottimistiche, che si aggiravano tra 39,1 e 55 milioni di sterline. La vendita è stata un trionfo assoluto: il 100% dei lotti è stato venduto, il 70% ha superato la stima massima e alcuni pezzi hanno raggiunto multipli eccezionali rispetto al loro valore stimato. Collezionisti da ogni continente – Sud America, Europa, Stati Uniti, Asia – hanno preso parte all’asta, molti di loro contendendosi le opere con offerte serrate e prolungate. In alcuni casi si sono sfidati fino a sette offerenti su un singolo lotto.

Uno dei segmenti più contesi è stato quello dedicato alle opere di Claude e François-Xavier Lalanne, tutti pezzi unici, molti dei quali creati appositamente per Pauline Karpidas. Le nove opere dei Lalanne hanno totalizzato 13,6 milioni di sterline (18,5 milioni di dollari), a fronte di una stima complessiva di appena 1,9-2,6 milioni. L’«Unique Choupatte» ha raggiunto 1.870.000 sterline, quasi cinque volte la sua stima massima. L’«Unique Structure Végétale Mirror and Wall Light» ha sfiorato i 3,6 milioni, quasi otto volte la stima. Anche la «Panca Entrelacs unica» ha stupito, arrivando a 1.077.000 sterline contro una stima di 150mila–200mila. Il letto «Structure Végétale», altro pezzo unico, ha raggiunto 889mila sterline, ben oltre le previsioni. Due sgabelli in pelle di coccodrillo hanno toccato quota 977.900 sterline, mentre le due «Console Végétale» (lotti 13 e 14) hanno raggiunto insieme le 3.801.000 sterline, 15 volte la loro stima combinata.

Fulcro della collezione Karpidas era però il nucleo surrealista. Le 23 opere surrealiste offerte in asta hanno totalizzato 30,2 milioni di sterline (41,1 milioni di dollari), superando le stime iniziali comprese tra 19,8 e 27,7 milioni. Tra i lotti più significativi, «La Statue Volante» di René Magritte è stata venduta per 10.120.000 sterline. Questo capolavoro, appartenuto per oltre quarant’anni a Pauline Karpidas, era precedentemente nelle mani del gallerista Alexander Iolas. Altri due lavori di Magritte si sono distinti: la gouache su carta «La Race Blanche», venduta per 1.809.000 sterline, e la scultura omonima, battuta a 635mila sterline, raddoppiando la sua stima. «Tête», sempre di Magritte, ha stabilito il record d’asta per una scultura in gesso dell’artista, raggiungendo 914.400 sterline dopo un’agguerrita gara tra quattro offerenti.

 

René Magritte, «La Race blanche», 1937. Courtesy Sotheby’s

René Magritte, «Tête», 1937. Courtesy Sotheby’s

Il Surrealismo ha portato in asta anche nuovi record: «Milles Filles» di Hans Bellmer ha toccato 304.800 sterline, nuovo record per l’artista. «Katchina and Her Soul» di Dorothea Tanning, una delle figure più potenti del Surrealismo al femminile, è stato venduto per 889mila sterline. Le opere delle donne surrealiste, secondo il report Sotheby’s x ArtTactic, sono passate da un totale di 7,9 milioni di dollari nel 2018 a oltre 94 milioni nel 2024. Max Ernst ha avuto un doppio exploit: il «Portrait de Guillaume Apollinaire» ha realizzato 228.600 sterline, cinque volte la stima, mentre «Ballon-Cœur», realizzata con la moglie Marie-Berthe Aurenche, ha raggiunto 533.400 sterline, nuovo record per un’opera collaborativa dell’artista. «Titre Inconnu» di Yves Tanguy ha sfiorato i 2,5 milioni di sterline, moltiplicando per 18 il suo ultimo prezzo d’asta nel 1979. «La Femme paralytique» di André Masson ha raggiunto 1.077.000 sterline, quintuplicando la stima del 1991.

Al di fuori del filone surrealista, altre opere hanno acceso l’interesse dei collezionisti. Andy Warhol ha segnato uno dei momenti clou della serata con «The Scream (After Munch)», battuto per 6.628.000 sterline dopo oltre dieci minuti di rilanci. La sua «Madonna and Self-Portrait with Skeleton’s Arm (After Munch)» ha raggiunto i 2.846.000 sterline, superando ampiamente i risultati delle aste precedenti. «Berceau Low Table, Première Version» di Diego Giacometti ha raddoppiato la sua stima massima, venduta per 508mila sterline grazie a un’offerta telefonica via Helena Newman, Worldwide Head of Impressionist & Modern Art. «Deux amies» di Francis Picabia ha trovato un nuovo proprietario per 3.334.000 sterline, partendo da appena 20mila sterline nel 1988. «Poodle» di Jeff Koons è stato al centro di una serrata competizione e ha raggiunto i 2.358.000 sterline. Infine, «Buste d’homme» di Pablo Picasso, risalente al suo periodo tardivo e conservato nella collezione Karpidas per oltre quarant’anni, è stato venduto per 2.480.000 sterline.

Con oltre 12mila visitatori accorsi in otto giorni di esposizione e 22 lotti venduti a oltre un milione di sterline, l’asta ha superato ogni aspettativa. In un ambiente decorato con il caratteristico tappeto tigrato di Pauline, la serata è diventata un momento indimenticabile per il mondo dell’arte, carico di energia e partecipazione globale. Come ha dichiarato Oliver Barker, presidente di Sotheby’s Europe, è stata una celebrazione irripetibile per una collezionista e mecenate straordinaria.

Andy Warhol, «The Scream (After Munch)», 1984. Courtesy Sotheby’s

Dorothea Tanning, «Katchina and Her Soul», 1951. Courtesy Sotheby’s

Monica Trigona, 18 settembre 2025 | © Riproduzione riservata

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