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Kabir Jhala
Leggi i suoi articoliEndeavor, società di talent management, sport e intrattenimento con sede a Los Angeles, ha annunciato giovedì 1 maggio la vendita di Frieze, marchio leader nel settore delle fiere d’arte e dei media. L’acquirente è una nuova società fondata da Ari Emanuel, ex amministratore delegato della stessa Endeavor. La società americana aveva considerato per la prima volta la vendita di Frieze lo scorso ottobre, in seguito alla revisione delle sue attività legate agli eventi dopo un accordo di privatizzazione siglato con la società di investimenti della Bay Area Silver Lake (quando con un’acquisizione per 13 miliardi di dollari da parte della società di private equity Silver Lake, Endeavor diventava infatti una società privata). Lo scorso novembre Emanuel, cofondatore di Endeavor, ha annunciato la sua intenzione di fare un’offerta per Frieze, oltre che per i tornei di tennis Madrid Open e Miami Open. Secondo quanto riportato da Bloomberg, l’accordo con questi due tornei ammontava a circa 1 miliardo di dollari. L’acquisizione è stata facilitata da un consorzio di investitori che include Apollo Global Management e RedBird Capital Partner. Entrambi i tornei non sono inclusi nell’accordo (ma ancora in trattativa). Sotto la guida di Emanuel, Endeavor ha acquisito una partecipazione in Frieze per la prima volta nel 2016. All’epoca la fiera gestiva già due fiere a Londra e una a New York. Da allora, con il nuovo modello di proprietà, ha lanciato due nuove fiere, a Los Angeles (nel 2019) e a Seul (nel 2022). E nel 2023 sono seguite le acquisizioni di due fiere statunitensi in difficoltà, Expo Chicago e Armory Show di New York.

Ari Emanuel and artist Gary Tyler, winner of the 2024 Frieze Los Angeles Impact Prize. Jojo Korsh, BFA.com
«Per riportare Frieze sotto il suo controllo, Emanuel ha creato una società di eventi e global entertainment, ancora senza nome, sostenuta da un consorzio di investitori internazionali: tra questi Apollo Global Management Inc. e Redbird Capital Partners», riportano da Bloomberg. Frieze sarà una parte fondamentale della società di Emanuel (la cui sede non è stata ancora resa nota). Secondo il Financial Times la trattiva per l’acquisizione di Frieze si è conclusa per circa 200 milioni di dollari (la cifra non è stata né confermata né smentita da Endeavor) e l’affare dovrebbe concludersi per il terzo trimestre di quest’anno. L’accordo comprende le sette fiere d’arte, tra cui Frieze New York (in programma dal 7 all’11 maggio), la rivista «Frieze» e la sua iniziativa di condivisione di gallerie No.9 Cork Street a Londra. «Frieze è sempre stata una fonte di ispirazione per me, sia dal punto di vista professionale che personale», ha dichiarato Emanuel. «Avendo lavorato con il team per quasi un decennio, ho potuto constatare di persona la loro forza e la volontà di ampliare la portata e la comprensione dell’arte contemporanea. Frieze è ben posizionata per un’ulteriore crescita e rappresenta una pietra miliare strategica nella nostra nuova piattaforma di eventi globali». Sebbene la vendita di Frieze abbia sollevato preoccupazioni circa una possibile ristrutturazione, la sua leadership rimane intatta. L’amministratore delegato di Frieze, Simon Fox, ha dichiarato: «Questa notizia segna un nuovo entusiasmante capitolo per Frieze. Il nostro impegno per la qualità e per il sostegno alla comunità artistica rimane al centro di ciò che facciamo. Con il supporto della nuova proprietà, siamo in una posizione ideale per accelerare la nostra creatività, collaborazione e crescita».
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