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Roberto Mercuzio
Leggi i suoi articoliÈ in piena esecuzione l’intervento di restauro e messa in sicurezza della Chiesa di San Michele e del Complesso conventuale di Carmignano (Diocesi di Pistoia, ma Provincia di Prato), progetto di grande rilevanza storica, artistica e spirituale, sorretto da importanti risorse pubbliche e da contributi ecclesiastici. Il dettaglio del progetto e la presentazione ufficiale dell’intervento da parte della Diocesi ha visto nei giorni scorsi l’intervento del vescovo di Pistoia e Pescia Fausto Tardelli che negli ultimi anni si è speso personalmente per mettere insieme il partenariato che ha poi sostenuto la ricerca dei fondi e il successivo iter progettuale.
«La situazione del Complesso conventuale di Carmignano presentava da diversi anni serie criticità e aveva bisogno di un restauro consistente, ha ricordato il vescovo Tardelli. D’altra parte, si tratta di un complesso significativo dal punto di vista artistico, culturale e spirituale. Alcune cose sono state fatte e messe in sicurezza, come ad esempio la chiesa di San Luca, consolidata e restaurata completamente nel tetto».
«A queste criticità, ha aggiunto il presule, si è aggiunta poi, imprevista, quella della chiesa parrocchiale che si è dovuta chiudere, e di questa chiusura hanno fatto le spese la comunità cristiana di Carmignano ma anche le opere d’arte, prima fra tutte la Visitazione del Pontormo, che si sono dovute sistemare altrove in attesa del restauro anche della chiesa. A quel punto le difficoltà sembravano insormontabili, viste le ingenti risorse necessarie per intervenire. Ma il buon Dio e la divina Provvidenza ci hanno aiutato e ha preso la forma di un consistente contributo da parte dello Stato, della Regione Toscana e della Conferenza Episcopale Italiana».
Il contributo erogato dalla Cei, suddiviso in più tranche, è stato di 557.720,59 euro. Ma non sono mancati anche versamenti vari da parte di amministrazioni comunali, ditte e privati cittadini. «È stata veramente una risposta corale all’appello che come diocesi abbiamo lanciato, e questo è un bellissimo segnale di speranza. Oggi siamo qui per dire ufficialmente grazie a tutti coloro che si sono adoperati per la riuscita dell’impresa e per illustrare a tutti il programma di interventi previsto».
Inoltre, con le risorse del Pnrr riconducibili alla linea di finanziamento relativa alla Sicurezza sismica nei luoghi di culto, torri e campanili, gli uffici del Ministero della Cultura hanno intrapreso le opere di un primo lotto di lavori, il cui obiettivo è quello di riportare prima possibile la «Visitazione» del Pontormo nella sua collocazione originaria. Nel frattempo, si sta completando la redazione della progettazione esecutiva per i successivi due lotti di intervento.
L’intervento è stato suddiviso in tre lotti: il primo riguardante il tetto della chiesa e il campanile (lavori avviati a giugno 2025); il secondo per il chiostro e i locali adiacenti; il terzo per canonica, sala e sottofondazioni. Il progetto ha già ottenuto il nullaosta della Soprintendenza di Firenze e della Soprintendenza speciale per il Pnrrr di Roma, anche se sono previste alcune varianti. Il finanziamento principale del progetto proviene dal MiC, per un importo complessivo di 2,3 milioni di euro, al quale si aggiunge un finanziamento della Regione Toscana di 500mila euro.
La chiesa di San Michele è stata chiusa nel 2023 in via precauzionale, a seguito delle criticità strutturali. L’11 settembre 2024 è stato effettuato il trasferimento della «Visitazione» di Pontormo a Villa Medici di Poggio a Caiano, insieme agli altri dipinti della chiesa, ora custoditi nella Sala della Giostra del Comune, in attesa del completamento dei lavori e del loro rientro nella sede originaria.
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