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Stefano Luppi
Leggi i suoi articoliPrima di dare il via al progetto di restauro della parte superstite dei giardini del Palazzo Ducale di Sassuolo, reggia dal XV secolo della famiglia d’Este modificata in stile barocco nel Seicento, è stato necessaria una lunga attività di studio che ha ricostruito genesi e storia del luogo, oggi parco pubblico appartenente al Comune.
Tra quest’area disegnata in origine dall’architetto ducale Pietro Bezzi (vasta seppure non possa più vantare la lunghezza di 10 km come a metà Settecento) e la monumentale facciata meridionale del palazzo fa da cerniera il parterre dotato di fontana che appartiene allo Stato ed è ancora in attesa di recupero. Nei pressi anche l’antica peschiera ducale, altrimenti detta Teatro delle Fontane. L’intervento costato 410mila euro e gestito dal Comune ha ripristinato il giardino barocco che si sviluppa secondo uno schema radiale con doppio centro in due antichi obelischi, dietro ai quali in lontananza si intravede il piccolo edificio del Casino Belvedere. Gli spazi verdi, di forma triangolare, sono definiti da percorsi pedonali e alberi dalla chioma «controllata».
La riqualificazione del giardino barocco rientra nel progetto di restauro della facciata sud del Palazzo Ducale, quella prospiciente l’area verde, e sarà seguito da un intervento alla «vasara», l’area di ricovero dei vasi da fiore, e al già citato parterre. I lavori sono finanziati dal Ministero della Cultura attraverso Fondi di sviluppo e coesione (Fsc) e altri capitoli di spesa, pari a 4,2 milioni di euro, condotti da Gallerie Estensi, Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio e Comune di Sassuolo.

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