Olga Scotto di Vettimo
Leggi i suoi articoliAll’interno della chiesa di Santa Maria La Nova a Napoli il 5 ottobre torna visibile la statua marmorea di San Giovanni Battista attribuita a Pietro Bernini (1562-1629). Verrà ricollocata nella nicchia posta sull’altare della Cappella Parisio, seconda cappella a sinistra del Cappellone di San Giacomo, accanto agli affreschi di Luca Giordano e alle preziose decorazioni in marmo di Andrea Malasoma al termine del restauro
L’intervento è stato eseguito in loco da Simona Anastasio sotto la direzione scientifica di Alessio Cuccaro e in collaborazione con la Soprintendenza: a finanziarlo la San Martino Alberghi srl, società di gestione del sito monumentale, già impegnata la scorsa primavera nel restauro de «La Deposizione di Cristo», dipinto murario sulla controfacciata del Chiostro di San Giacomo della Marca attribuito a Simone Papa detto «il moderno» (attivo tra il 1614 e il 1629), allievo di Belisario Corenzio. Il restauro della scultura «rappresenta quindi un’ulteriore tappa dell’impegno assunto dalla San Martino Alberghi srl nell’opera di promozione del patrimonio storico artistico napoletano, su cui ad oggi abbiamo una particolare attenzione», afferma Francesca Pagliari, rappresentante della società che gestisce il sito di fondazione tardoduecentesca.
Lo studio dello stato conservativo dell’opera tradizionalmente attribuita a Bernini padre ha rilevato una patina scura causata da precedenti interventi di restauro e macchie di diverso colore sul piede sinistro dovute agli «sfioramenti devozionali». Si è proceduto alla pulitura dei marmi con spazzole e pennelli morbidi, mentre per eliminare incrostazioni e ossidi di ferro determinati dall’umidità dell’ambiente sono state impiegate compresse assorbenti a base di sepiolite. Il consolidamento e il fissaggio dei marmi è stato realizzato con silicato di etile, mentre per l’integrazione plastica e cromatica delle parti mancanti e delle lacune si è fatto ricorso a malte simili al marmo originale per colorazione e granulometria. Prima di procedere alla lucidatura e alla protezione della superficie con cera microcristallina, si è provveduto alla microstuccatura delle lesioni e delle fessurazioni e alla stuccatura delle parti giuntate. «Sono orgoglioso di questa sorprendente fase di rinascita, che valorizza un gioiello di storia e di arte», ha dichiarato Giuseppe Reale, direttore del Complesso Monumentale di Santa Maria La Nova.
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