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Nicoletta Biglietti
Leggi i suoi articoliQuando l’arte incontra lo sport, nascono nuovi linguaggi. «ART IS MY FAVE SPORT» – titolo ideato dall’artista Pietro Terzini (Lodi, 1990) – trasforma Como in un grande campo da gioco creativo dove arte contemporanea, architettura e passione sportiva si fondono in un inedito esperimento culturale. Si tratta di un unico progetto ombrello che riunisce più mostre e installazioni, sparse nelle sedi sportive più iconiche della città, tutte connesse dal filo conduttore arte-sport. Promossa da Fondazione COMO ARTE ETS con il sostegno e patrocinio del Comune di Como, della Camera di Commercio di Como e Lecco, di ASF Autolinee, della Delegazione Provinciale CONI di Como e del Panathlon Como, la mostra – curata da Giovanni Berera e Paolo Bolpagni – è parte ufficiale del Cultural Program dell’Olimpiade Culturale di Fondazione Milano Cortina 2026.
La ricerca curatoriale parte dagli impianti sportivi più iconici della città, veri capolavori del razionalismo lariano: la Canottieri Lario, l’Aeroclub Como, la Piscina Sinigaglia e il leggendario Stadio Sinigaglia. Proprio qui, il 15 novembre, debutta a Como Maurizio Cattelan (Padova, 1960) con «Stadium» (1991), il celebre calciobalilla per 22 giocatori: un’opera da vivere e giocare, aperta al pubblico dalle 15:00 alle 17:00. Alla Piscina Sinigaglia, Massimo Bartolini (Cecina, 1962), protagonista del Padiglione Italia alla Biennale di Venezia 2024, presenta il neon «Mirrors Club». Alla Canottieri Lario, spazio a Deda Barattini (Milano, 1948) con un’opera della Fondazione. Per la prima volta a Como, anche Paola Pivi (Milano, 1971): la sua installazione site-specific trasforma la Club House del Golf Club Villa d’Este a Montorfano, accanto a due sculture della serie «Anatomia Umana» di Salvatore Astore (San Pancrazio Salentino, 1957). Il Circolo del Tennis di Villa Olmo ospita invece il giovane artista comasco Mario Uliassi (Como, 2000), con un’opera dedicata al tema delle foreste in fiamme. La Como Nuoto, simbolo della pallanuoto cittadina, approda alla Pinacoteca Civica con un mosaico di Maurizio Galimberti (Como, 1956), realizzato con Polaroid che ritraggono gli atleti del club. Nella stessa Pinacoteca Civica, accanto alle mostre dedicate ai ritratti Gioviani e ai disegni di Sant’Elia, saranno esposte due opere storiche provenienti dal MART di Trento e Rovereto: «Il Lottatore» di Mario Sironi e «Elementi di Lotta» di Gualtiero Nativi. Alla Palestra Negretti, tempio della Scherma e della Ritmica Comense, Fabrizio Musa (Como, 1971) presenta monotipi dedicati agli sciatori e alle glorie sportive cittadine. Alla Casa del Fascio, grazie alla concessione dell’Agenzia del Demanio di Torino e al Politecnico di Torino – Fondo Carlo Mollino, verranno esposte le fotografie di sciatori firmate Carlo Mollino (Torino, 1905–1973). E sui campi del Rugby Como, una performance corale ridisegnerà le parole del titolo della mostra, coinvolgendo gli studenti in un’azione collettiva. «Per tutti siamo il lago più bello del mondo, ma siamo molto di più – afferma Enrico Colombo, Assessore alla Cultura del Comune di Como. Questa esposizione racconta un connubio unico tra arte, architettura e sport, in luoghi straordinari dove la creatività incontra la memoria»
Il 6 febbraio 2026, in coincidenza con l’apertura dei Giochi Olimpici, toccherà all’Aeroclub Como – con una mostra dedicata a Giuliano Collina (Intra, 1938) e una video installazione di Marzia Migliora (Alessandria, 1972) – e allo Stadio del Ghiaccio di Casate inaugurare i propri spazi. La progettualità coinvolge numerose realtà sportive del territorio: dal CAI Como, che celebra 150 anni con la proiezione del cortometraggio «Calumer» di Achille Mauri, al Centro Remiero di Pusiano, che ospiterà una serata con i leggendari Ragni della Grignetta. Con Aries Como Athletic Team, promotore della Lake Como Half Marathon, nasce invece una collaborazione con gli studenti del Liceo Artistico Paolo Carcano per la creazione della t-shirt destinata ai vincitori della gara. Partecipano anche diverse società calcistiche giovanili – tra cui Polisportiva Sant’Agata, Libertas San Bartolomeo e ASD Ardita Cittadella – confermando la natura corale del progetto.
Fondazione COMO ARTE ETS, in collaborazione con Ospedale Valduce di Como e Ice Club Como SSD, donerà ai nuovi nati un «passaporto sportivo-culturale» per promuovere sport e arte sin dai primi mesi di vita. Con SOROPTIMIST Como, marzo 2026 sarà dedicato allo sport al femminile, mentre l’associazione Un Cuore per l’Autismo sarà charity partner della mostra, con una giornata speciale il 7 marzo 2026. «Arte e sport – dichiarano Paola Re e Chiara Anzani di Fondazione COMO ARTE ETS – condividono la ricerca di eccellenza, disciplina e ispirazione. Con questa mostra vogliamo riscrivere idee, spazi e luoghi in chiave nuova, con il contributo entusiasta delle società sportive comasche». Durante i fine settimana, visite guidate tematiche saranno organizzate in collaborazione con Wonderlake Como, Delegazione FAI Como e Sentiero dei Sogni, prenotabili su www.artismyfavesport.com/arte-e-sport.
Accademia dei Piccoli Artisti proporrà laboratori per bambini, mentre le scuole potranno partecipare a percorsi didattici integrati tra arte e sport. Grazie al partner ASF Autolinee, i visitatori potranno raggiungere gli spazi espositivi con uno sconto del 50% sui biglietti dei bus, promuovendo una mobilità più verde e consapevole. “Questo progetto – commenta Francesca Caruso, Assessore alla Cultura di Regione Lombardia – è un tassello prezioso dell’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026. Como si racconta al mondo unendo la forza dello sport alla creatività dell’arte contemporanea».
Vasca voga interna, Canottieri Lario G. Sinigaglia. Credits: Lorenzo Butti
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