«Gabrielle Chanel, 31 rue Cambon Paris» (1937) Photo: Roger Schall/Condé Nast/Shutterstock

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«Gabrielle Chanel, 31 rue Cambon Paris» (1937) Photo: Roger Schall/Condé Nast/Shutterstock

Coco e McQuenn: manifesto della ribellione

In concomitanza con la London Fashion Week si aprono due mostre che celebrano Gabrielle Chanel e gli ultimi trent’anni di moda londinese

Due importanti mostre autunnali celebrano la moda a Londra. Nel Victoria and Albert Museum «Gabrielle Chanel. Fashion Manifesto» (sino al 25 febbraio ’24) ripropone in collaborazione con il parigino Palais Galliera la versione aggiornata al contesto inglese dell’omonima mostra, che nella capitale francese aveva reso omaggio alla celebre couturière.

Per la prima volta nel Regno Unito ne viene ricostruita l’esemplare parabola creativa, dall’apertura della prima boutique di modisteria nella Parigi del 1910 all’ultima collezione del 1971. Oltre 200 look, oltre a gioielli, accessori, cosmetici e profumi, esplorano l’approccio pionieristico di Coco, includendo outfit creati per la modella britannica Anne Gunning (poi Lady Nutting), le star di Hollywood Lauren Bacall e Marlene Dietrich e i costumi originali per lo spettacolo dei Ballets Russes «Le Train Bleu» (1924).
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Le curatrici sono, come a Parigi, sono Miren Arzalluz e Véronique Belloir, che hanno strutturato la mostra in 10 sezioni in cui non potevano mancare focus sugli abiti da sera e l’intramontabile tubino. Ci sono invece il British Fashion Council e i trent’anni del programma NEWGEN, nato a sostegno dei talenti emergenti e di un approccio imprenditoriale responsabile, dietro alla mostra al Design Museum «Rebel: 30 anni di moda londinese sotto l’egida di McQueen» (15 settembre-11 febbraio ’24).
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Inaugurata in occasione della London Fashion Week questa grande vetrina presenta gli oltre 300 stilisti lanciati da NEWGEN e circa 100 outfit, tra cui l’abito da cigno di Marjan Pejoski indossato da Björk agli Oscar 2001, la giacca Union Jack riciclata di Russell Sage resa celebre da Kate Moss su «Vogue» e il vestito di Molly Goddard in balze di tulle bluette diventato virale grazie a Rihanna.

Esuberanti, ribelli e radicali, i look sono presentati insieme a video, disegni, cimeli e materiali d’archivio spesso mai esposti prima. «È impossibile sottovalutare l’influenza di Londra sulla moda britannica, afferma Sarah Mower, che ha curato la mostra insieme a Rebecca Lewin. Questa mostra storica è un viaggio straordinario nel panorama creativo di Londra e in tutti i luoghi attraversati dalla magia della moda: le scuole d’arte, i club, le passerelle».

Foto dalla collezione «Erdem, Autumn/Winter 2008». Foto: Sølve Sundsbø/Art + Commerce

«Marilyn Monroe applying Chanel N°5 at the Ambassador Hotel, New York, 24 March» (1955) fotografata da Ed Feingersh. Foto: Ed Feingersh/Michael Ochs Archives/Getty Images

Elena Franzoia, 13 settembre 2023 | © Riproduzione riservata

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