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Vittorio Bertello
Leggi i suoi articoliAd Assisi il 4 ottobre si sono aperte con la proiezione a grandezza naturale della vela di San Matteo, opera di Cimabue (visto che non fu possibile ripristinare l’immagine con i frammenti originali, a seguito del terremoto del 1997), all’interno della basilica di San Francesco, le celebrazioni organizzate per la festa di San Francesco Patrono d’Italia, alla presenza della presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni e del ministro della Cultura Alessandro Giuli. L’iniziativa, su suggerimento del ministro Giuli, è stata curata dal Sacro Convento in collaborazione con la Soprintendenza, Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell'Umbria e i Musei Nazionali dell'Umbria.
La vela è stata «reintegrata» virtualmente grazie a un rilievo fotogrammetrico terrestre delle superfici affrescate, tramite fotocamere full-frame, e proiettata con un proiettore 4k. Sono state utilizzate anche foto storiche, che hanno permesso di realizzare un modello tridimensionale della volta antecedente il crollo, ed è stato così possibile fornire l’immagine finale coerente con il punto di proiezione, integrata con gli affreschi superstiti.
Nel 2026 ricorre l’ottavo centenario della morte di San Francesco. L’apertura ufficiale delle cerimonie avverrà ai primi di gennaio 2026 nella Basilica di Santa Maria degli Angeli nella Porziuncola. Il programma è stato presentato il 2 ottobre dal «Comitato nazionale per l’ottavo centenario 1226-2026»; pochi giorni prima, il Parlamento aveva deciso di reintrodurre la Festa nazionale del 4 ottobre in onore del Patrono d’Italia. Le celebrazioni saranno affiancate dall’ostensione, dal 22 febbraio al 22 marzo del 2026, dei resti mortali di San Francesco. Le spoglie di san Francesco saranno spostate dalla sua tomba, situata nella cripta, e verranno deposte ai piedi dell’altare papale della chiesa inferiore della Basilica di San Francesco. Per poter prenotare la visita gratuita è on line il sito «San Francesco vive».
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