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Lavinia Trivulzio
Leggi i suoi articoliCentocinquant’anni di libri, arte e cultura racchiusi in un’unica storia familiare. La Libreria Antiquaria Gonnelli, fondata nel 1875 e oggi alla quarta generazione, celebra il suo straordinario anniversario con un evento speciale: giovedì 13 novembre alle ore 18, la sede di via Fra’ Giovanni Angelico 49 ospita infatti un cocktail celebrativo e la presentazione ufficiale del volume Libreria Antiquaria Gonnelli. 150 anni tra libri, arte e cultura (1875–2025), a cura di Marco G. Manetti, attuale titolare della libreria e pronipote del fondatore. Il libro raccoglie contributi di Gloria Manghetti, Roberto Maini, Andrea Baldinotti, Emanuele Bardazzi e altri studiosi, offrendo un racconto corale di un’istituzione che ha attraversato un secolo e mezzo di storia fiorentina e italiana.
«Scrivere la storia della Libreria Gonnelli significa scrivere la storia della mia famiglia», esordisce Marco Manetti nella premessa del volume. Una dichiarazione che riassume lo spirito dell’opera: la storia della Gonnelli, attività di una famiglia che ha fatto della cultura un mestiere, una missione e una forma di resistenza civile. Il volume, frutto di anni di ricerche tra archivi, lettere e cataloghi, restituisce la fisionomia di una vera istituzione culturale fiorentina, capace di attraversare i mutamenti di un secolo e mezzo senza mai perdere il proprio centro: la passione per il libro e per la bellezza.
Dalla bottega di via Ricasoli, dove nel 1875 Luigi Gonnelli cominciò a vendere libri usati «sopra una vecchia porta appoggiata su due cavalletti», alla moderna sede di via Fra’ Giovanni Angelico, la libreria ha vissuto ogni stagione della storia italiana, attraversando guerre, alluvioni, crisi e rinascite, sempre nel segno della continuità. La sua forza è sempre stata la sua capacità di reinventarsi senza rinnegare le origini. Sin dal 1880, con la prima asta libraria italiana – quella della biblioteca del filologo Giuseppe Manuzzi – l’attività antiquaria si affiancò a quella editoriale e a quella espositiva.
Negli anni Dieci e Venti del Novecento, la libreria divenne un punto di riferimento per le avanguardie artistiche, grazie a Ferrante Gonnelli, che ospitò nella sua bottega la prima mostra futurista fiorentina, nel 1913, e fu amico di Papini, Boccioni, Balla e Marinetti. Con Aldo Gonnelli, figura raffinata di libraio-umanista, l’attività si fece più scientifica, arricchita da pubblicazioni di alta bibliografia, come la Compendiosa bibliografia delle edizioni bodoniane del 1927. La libreria sopravvisse all’alluvione del 1966 e alla guerra, divenendo anche rifugio e punto d’incontro per intellettuali e partigiani.
Negli anni Settanta, con Maria Pia Gonnelli e Alfiero Manetti, si aprì una nuova stagione editoriale con collane come Papyrologica Florentina e Documenti Inediti di Cultura Toscana, mentre la libreria consolidava il proprio ruolo internazionale. Dal 2000, Marco G. Manetti, rappresentante della quarta generazione, ha saputo rinnovare profondamente l’impresa, riattivando nel 2009 la Gonnelli Casa d’Aste e inaugurando nel 2018 la nuova sede in piazza D’Azeglio, poi trasferita nel 2022 in via Fra’ Giovanni Angelico.
La copertina del volume Libreria Antiquaria Gonnelli. 150 anni tra libri, arte e cultura. courtesy of Libreria Antiquaria Gonnelli
Il volume Libreria Antiquaria Gonnelli. 150 anni tra libri, arte e cultura racconta, con ricchezza di immagini e documenti, come la storia della libreria si intrecci a quella del collezionismo, dell’editoria e dell’arte in Italia. Un racconto che passa attraverso figure carismatiche, episodi simbolici e testimonianze personali, restituendo il senso di un mestiere che è insieme artigianato intellettuale e custodia della memoria. Alla presentazione intervengono rappresentanti delle istituzioni cittadine e del mondo della cultura.
Oggi la Gonnelli continua a essere un punto di riferimento per bibliofili, studiosi e collezionisti di tutto il mondo. La casa d’aste affianca all’attività libraria quella artistica e numismatica, promuovendo mostre, eventi e aste online aperte a un pubblico globale. «Se la storia della Gonnelli è giunta a questi 150 anni, scrive Marco Manetti, è perché in essa è sempre stata viva la continuità della resistenza e della non desistenza rispetto alle difficoltà. È la testimonianza di come la cultura possa sopravvivere grazie alla passione di chi crede nel suo valore».
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