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Il busto in terracotta di Domenico Paci raffigurante Alessandro Magno. Foto Courtesy Galleria Longari Arte Milano

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Il busto in terracotta di Domenico Paci raffigurante Alessandro Magno. Foto Courtesy Galleria Longari Arte Milano

Biennale di Firenze, da Longari un Alessandro Magno di Domenico Paci e gemme del Seicento siciliano

Vittorio Bertello

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Firenze. La Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze (26 settembre-4 ottobre), ospitata a Palazzo Corsini, è l’occasione per i mercanti che vi partecipano di esporre la crema delle loro collezioni. Lo confermano tre opere che la galleria Longari Arte Milano presenterà nella rassegna fiorentina.
Domenico Paci (Ascoli Piceno, 1785-1863) è autore di un busto in terracotta, alto 132 cm, raffigurante Alessandro Magno. La scultura, proveniente da una collezione privata italiana, reca un’iscrizione che ne specifica la data e il committente: «Alessandro Mag. Conte Antonio Mora fece costruire nel 1819 Domenico Paci fece Ascoli».
Un «Ecce Homo» di manifattura siciliana (h 51 cm), databile invece alla metà del Seicento, realizzato in alabastro rosa venato di grigio e con tracce di policromia proviene invece da una collezione francese (e ha un attestato di libera circolazione), mentre ancora di collezione privata italiana è un crocifisso trapanese (h 34 cm) in corallo, rame dorato, smalto e argento della prima metà del Seicento.

«Ecce Homo» di manifattura siciliana, metà del XVII secolo. Courtesy Galleria Longari Arte Milano

Il crocifisso trapanese della prima metà del Seicento che Longari Arte Milano porta alla Biennale dell'Antiquariato di Firenze. Courtesy Galleria Longari Arte Milano

Il busto in terracotta di Domenico Paci raffigurante Alessandro Magno. Foto Courtesy Galleria Longari Arte Milano

Vittorio Bertello, 15 settembre 2015 | © Riproduzione riservata

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