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Daria Berro
Leggi i suoi articoliIl Museu d’Art Contemporani de Barcelona (Macba) ha ricevuto dalla Han Nefkens Foundation (Hnf) diciotto opere video, acquisite dalla tra il 2009 e il 2022 dalla fondazione barcellonese. Un passo che dà il via a una collaborazione permanente tra le due istituzioni, all’insegna del sostegno alla videoarte e agli artisti emergenti, in particolare del Sud del mondo. «Ogni opera mi ricorda le istituzioni, le conversazioni e le collaborazioni che hanno portato alla sua creazione, ha dichiarato Nefkens, scrittore e mecenate olandese che ha aperto al Fondazione nel 2009. Le opere non sono solo il risultato finale, ma incarnano una vasta rete di esperienze, impegno e passione condivisa. La Fondazione sarà anche piccola, ma è un potente esempio di ciò che si può ottenere nel tempo con concentrazione e dedizione. Ora, mentre passiamo a una nuova fase incentrata sulle commissioni e sulla produzione, voglio donare questo lavoro alla città che mi ha dato tanto. Barcellona è più di una casa: è una comunità, e il Macba è il suo cuore pulsante». Dalla Georgia alla Corea, dalla Vietnam al Perù, all’Iran o la Palestina, gli artisti coinvolti sono: Aziz Hazara (Afghanistan), Hao Jingban (Cina), Thao Nguyen Phan (Vietnam), Tekla Aslanishvili (Georgia), Arash Nassiri (Iran), Bárbara Sánchez Barroso (Spagna), Erkan Özgen (Turchia), Jungju An (Corea), Maya Watanabe (Perù), Moojin Brothers (Corea), Musquiqui Chihying (Taiwan), Nguyen Phuong Linh (Vietnam), Sojung Jun (Corea), Vajiko Chachkhiani (Georgia), Gabriel Mascaro (Brasile) e Shuruq Harb (Palestina).
Ogni opera donata nasce dai programmi di sviluppo artistico della HNF, pensati per sostenere i creativi dalle prime fasi di produzione fino alla presentazione finale al pubblico. Un modus operandi che oltre a favorire un coinvolgimento profondo tra artisti e professionisti, offre visibilità internazionale e l’opportunità di presentare il proprio lavoro in contesti culturali, sociali e politici diversi. «L'integrazione di queste opere nella collezione del Macba, ha aggiunto Elvira Dyangani Ose, presentando la donazione, comporterà l'espansione tra opere esistenti e nuove in aree chiave del quadro curatoriale del museo: pratiche artistiche sperimentali; storia, potere e memoria; teoria ecologica e multispecie; approcci decoloniali, postcoloniali e anticoloniali, tra gli altri».
Il Macba e la Han Nefkens Foundation coorganizzano iniziative come la Moving Image Commission, una commissione biennale che sostiene la produzione di nuove opere di videoarte, con il Muac, l'Unam, a Città del Messico e il Bass Museum of Art di Miami. Attraverso questo programma, nel 2024, l'artista della Guadalupa Minia Biabiany (1988) ha ricevuto una sovvenzione di 100mila dollari per sviluppare un progetto video su schermo.
Nell'ambito di Loop Barcelona, il 17 novembre alle ore 19.00 il Macba ospiterà la presentazione del libro The Joy of Sharing, edito dalla Han Nefkens Foundation per celebrare i venticinque anni di mecenatismo. La pubblicazione raccoglie testi di scrittori e poeti internazionali ispirati alle opere audiovisive prodotte dalla Hnf, mettendo in evidenza il dialogo tra letteratura e arte contemporanea. L'evento si aprirà con la proiezione di «Endless, Sightless» (2018) dell’artista vietnamita Nguyen Phuong Linh, seguita da una conversazione tra Han Nefkens e la scrittrice Rowan Hisayo Buchanan, che discuterà del suo racconto The Clinic, scritto in dialogo con l’opera di Phuong Linh.
Il Macba non è l'unica istituzione barcellonese con cui la Hnf collabora. Con il Museu Tàpies, ad esempio, la Fondazione ha dato vita dieci anni fa al Video Art Production Grant, una borsa di studio vinta quest'anno da Huda Takriti (Siria, 1990), rivolta agli artisti visivi emergenti che vivono nel territorio dell'Asia centrale/occidentale. L’Han Nefkens Foundation-Museu Tàpies Video Art Production Grant è realizzato con NTU CCA Singapore; WIELS Contemporary Art Centre, Bruxelles; Museum of Contemporary Art and Design (MCAD), Manila; Jameel Art Centre, Dubai e Museo d'Arte Contemporanea Donnaregina (Madre), Napoli.
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