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Vittorio Bertello
Leggi i suoi articoliUna studentessa di archeologia della Florida, Yara Souza, ora in forze all’Università di Newcastle, ha scoperto un oggetto in oro databile al IX secolo dopo soli 90 minuti dal suo primo scavo archeologico, a Redesdale, nel Northumberland, Inghilterra settentrionale. Il ritrovamento si è verificato nel mese di luglio, ma ne è stata data notizia solo in questi giorni. Il reperto è lungo circa quattro centimetri e presenta un ornamento decorativo a un’estremità.
L’oggetto era sepolto vicino al tracciato della «Dere Street», un’importante strada romana che collegava la città di Eboracum (l’odierna York) al Vallo Antonino in Scozia e che ora è diventata parte dell’odierna autostrada A68.
L’oro era all’epoca un materiale di alto prestigio utilizzato solo dalle élite e, poiché Dere Street collegava i due importanti centri religiosi di Jedburgh e Hexham, gli esperti che lavorano allo scavo ritengono che questo manufatto potesse avere un uso religioso o cerimoniale.
L’archeologo e docente James Gerrard ha commentato: «Si tratta di un ritrovamento entusiasmante e di eccezionale qualità. Sappiamo che Dere Street continuò a essere un’importante via di comunicazione anche molto tempo dopo i Romani, e da questa scoperta è chiaro che era utilizzata da persone di alto rango».
Yara Souza nell’occasione ha dichiarato: «È stato incredibile scoprire qualcosa che non veniva visto da più di mille anni, ne sono stata davvero entusiasta».
Il ritrovamento sarà ulteriormente analizzato e verrà probabilmente esposto al Great North Museum: Hancock di Newcastle.
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