Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image

Maurizio Cattelan, «America», 2016

© Foto Ansa

Image

Maurizio Cattelan, «America», 2016

© Foto Ansa

Al water d’oro di Cattelan Trump ha preferito Van Gogh

Il Criptico d’arte • Realizzata nel 2016 per il Guggenheim di New York, l’opera fu offerta dall’allora curatrice Nancy Spector al neoeletto Presidente americano. Il rifiuto ne segnò il destino: rubata nel 2019 in Inghilterra, fu poi fusa una volta recuperata

Image

Flaminio Gualdoni

Leggi i suoi articoli

Che ridere sapere che i destini del mondo dipendono da un tizio il quale, «sin vergüenza», si autocandida anche a fare il papa e che è fermamente convinto di essere un predestinato della storia, come Alessandro Magno e Napoleone. Gli manca giusto uno scolapasta come cimiero e poi è un soggetto perfetto per i seguaci di Franco Basaglia. D’altronde Donald Trump è uno che annuncia con grande serietà che «in queste settimane il mondo sta assistendo a una rivoluzione del buon senso», tale da inaugurare una vera e propria Golden Age

Ho guardato le foto ufficiali dell’incontro nello Studio Ovale che ha concesso di recente a Giorgia Meloni e la cosa che più mi ha colpito era lo sbrilluccicare per ogni dove di decorazioni dorate, perfette per essere «sur ton» con le acconciature di entrambi e insieme per titillare l’immaginario assiro-brianzolo, con svolazzi rococò ad libitum, che entrambi (Giorgia e il candidato papa) hanno ereditato dal comune paradigma, l’ineffabile Silvio. È straordinario constatare come l’idea dell’oro vinca proprio su tutto, come nei secoli il fior fiore di teologie ed esperienze estetiche non sia riuscito a riscattare l’oro dalla sua ragione materiale, dal «pretium» quantificabile sulla bilancina del bottegaio, da un essere che non riesce a divincolarsi dalle spire vischiose dell’avere. 

Persino l’artista più lucido e scafato degli ultimi decenni, Maurizio Cattelan, si è dovuto ritrarre a fronte dello scacco di «America», il water tutto d’oro massiccio e funzionante che realizzò nel 2016 per il Guggenheim di New York: alla fine, ciò che contava non era il cortocircuito tra cesso e oro, ma il fatto che il peso dell’oggettone fosse all’incirca un quintale di metallo prezioso. L’algida Nancy Spector, allora curatrice del Guggenheim, lo offrì proprio a Trump per ornare la Casa Bianca, ma sbagliò i conti per varie ragioni. Lui, allora neoeletto, voleva in prestito dal museo un Van Gogh: dopo aver vantato per anni al colto e all’inclita, con sovrano sprezzo del ridicolo, il suo Renoir tarocchissimo, garantendone egli stesso l’autenticità nel proprio ipertrofico incrollabile e autoreferenziale principio di autorità, un Van Gogh autentico gli pareva il minimo. Spector gli offrì invece «America»: ma lui ai cessi dorati era abituato da gran tempo, come ogni americano ricco, e le sfumature intellettuali erano al di fuori della sua portata, quindi fece spallucce. Il Cattelan era inoltre un gioco complicato intorno al principio di autenticità: offrirlo al maestro dell’indistinzione tra vero e falso fu quasi, per Spector, un «faux pas». Il rifiuto di Trump condannò l’opera, che rubata nel 2019 in Inghilterra a una mostra fu subito fusa, perché l’idea dell’oro era ben più forte degli arzigogoli dell’artista. Spero solo che tra un po’, vista la sua strombazzata Golden Age, un giorno il presidente non si presenti trionfante con la testa cinta da uno scolapasta dorato: spero, ma non è escluso che possa accadere.

Flaminio Gualdoni, 19 giugno 2025 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

Prima le miniature di Beato Angelico e Botticelli, poi le incisioni di Dürer, Rubens, Hogarth e Delacroix, fino a «professionisti» come Beardsley, Daumier e Doré... Infine la rivoluzione impressionista di Vollard che inventa l’arte del «livre de peintre»

Il Criptico d’arte • Conosciuto anche come Vasco dei Vasari, l’architetto italiano fu un personaggio anomalo: nonostante il suo contributo al Futurismo, indagò il modo in cui l’anarchia influenza l’arte

Il Criptico d’arte • La vicenda della Banana di Cattelan: da provocazione sul mercato a oggetto di gesti insensati e fuorvianti

A Milano una collettiva di 12 artisti omaggia in altrettante puntate il capoluogo culla della tecnica artigianale e artistica in grado di passare da generazione in generazione

Al water d’oro di Cattelan Trump ha preferito Van Gogh | Flaminio Gualdoni

Al water d’oro di Cattelan Trump ha preferito Van Gogh | Flaminio Gualdoni