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Daniela Ventrelli
Leggi i suoi articoliQuando il 25 settembre scorso, alla giornata inaugurale del 64mo Convegno di Studi sulla Magna Grecia fu annunciata, a sorpresa, la proposta avanzata dal Comune di Taranto di conferire ad Aldo Siciliano, originario di Lanciano, ma leccese di adozione, la cittadinanza onoraria dell’antica colonia spartana, i suoi occhi e le guance si tinsero improvvisamente di un rosso sincero. Sincero (e rosso) come il suo temperamento, la passione trascinante e l’indubbia capacità di aggregare studiosi e giovani talenti, di ogni nazionalità, intorno ai temi della Magna Grecia tanto da portare alla ribalta della cronaca italiana le vicende tarantine finalmente per merito ed esempio di buone pratiche culturali.
Professore ordinario di Numismatica greca e romana all’Università del Salento, allievo del grande Attilio Stazio, ha dedicato la sua attività di ricerca alla monetazione antica, in particolare alla produzione delle zecche dell’Italia meridionale e all’economia tra Ionio e Adriatico, collaborando con università e istituzioni museali di riconosciuto prestigio. Dal 2010 è presidente dell’Istituto per la Storia e l’Archeologia della Magna Grecia, a cui è riuscito ad assicurare l’acquisizione della sede, concessa dal Comune di Taranto nel 2023, la sistemazione definitiva della Biblioteca specializzata, ricca di oltre 20mila volumi, la collaborazione con enti di studio e di ricerca statali, nazionali ed esteri, e l’organizzazione dell’annuale e storico Convegno di Studi.
Facilitatore di contatti e relazioni culturali e umane, ha unito Università e Soprintendenze dell’Italia meridionale abbattendo quell’atteggiamento divisivo che lo aveva preceduto e, convinto paladino dell’importanza della conoscenza della storia e dell’archeologia della Magna Grecia anche per i più giovani, ha coinvolto numerosi istituti scolastici della città in seminari e studi sul tema.
Questa mattina, 27 ottobre, alle ore 10, nell’Aula Magna dell’Università, durante una seduta straordinaria del Consiglio Comunale, a Taranto, alla presenza di numerosi rappresentanti di istituzioni pubbliche, università ed enti di ricerca, gli è stata conferita la cittadinanza onoraria come «riconoscimento per la sua significativa e costante presenza nella comunità cittadina e per il contributo offerto nel dare lustro alla città di Taranto». Siciliano ha ringraziato commosso per l’onore di questo riconoscimento nell’emozione collettiva di una comunità che ha riconosciuto in lui un raro esempio di amore e di responsabilità verso una città e la sua nobile storia, insieme a tutto il repertorio di miti e leggende, tra eroi eponimi, delfini magici e figli illegittimi, senza dimenticare quei figli innocenti persi nei tempi recenti. Un’umanità varia, insomma, che di fatto è la cifra distintiva di Taranto e di Aldo Siciliano, un uomo buono prima che un valente e valoroso professore.
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