Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Nicoletta Biglietti
Leggi i suoi articoliResiste. Si arrampica. Stringe. La liana diventa simbolo di resilienza, memoria e legami. È da qui che parte «Dove le liane s’intrecciano. Resistenze, alleanze, terre», la nuova personale di Binta Diaw (Milano, 1995) al PAV Parco Arte Vivente, a cura di Marco Scotini. In mostra dall’1 novembre all’8 marzo, il progetto intreccia natura, corpo femminile e pensiero decoloniale, segnando per il museo un nuovo capitolo nella ricerca su ecologia, memoria afrodiscendente e resistenza femminile. Diaw è cresciuta tra Italia e Senegal, formandosi all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e all’École d’Art et de Design di Grenoble. Da qui parte la sua indagine: corpo, natura, identità. Terra, gesso, capelli sintetici sono i materiali simbolici che diventano strumenti di memoria e di resistenza poetica. «La mostra di Binta Diaw – dichiara Enrico Carlo Bonanate, Direttore del PAV – dialoga fortemente con il pensiero e la pratica di Piero Gilardi, intrecciando memoria, corpo e natura. Le sue opere mettono in discussione le questioni ambientali senza uno sguardo eurocentrico, trasformando la relazione tra uomo, paesaggio e storie diasporiche in un tessuto di alleanze, cura e resistenza». Al centro della mostra due opere emblematiche. «Dïàspora» (2021), presentata alla Biennale di Berlino, è una ragnatela sospesa di trecce; nasconde mappe, semi, memorie di donne schiavizzate. «Chorus of Soil»(2019) riproduce la pianta della nave negriera Brooks: sagome di schiavi che germogliano in vegetazione. Simboleggiare oppressione e rinascita insieme. Tra le opere esposte anche «Paysage Corporel e Ritua»l, dove il corpo diventa paesaggio, e «Juroom ñaar», in cui colonne di carbone e trecce annodate ricordano il suicidio collettivo delle donne di Nder nel 1819. Chiude il percorso l’opera video «Essere corpo», che rende lo spazio espositivo un ecosistema vivo e attraversabile: camminando tra tappeti di terra, installazioni sospese e tessuti intrecciati, il visitatore si integra nel paesaggio.
PAV Parco Arte Vivente, via Giordano Bruno 31, To, tel. 011/3182235, parcoartevivente.it, «Binta Diaw. Dove le liane s’intrecciano. Resistenze, alleanze, terre», dall’1 novembre all’8 marzo
Altri articoli dell'autore
Il 6 novembre Christie’s proporrà a Parigi una Haut à Courroies di Hermès appartenuta a Jane Birkin e Serge Gainsbourg. Realizzata nel 1892 come borsa da viaggio per stivali e selle, la HAC precede la celebre Birkin bag e ne ha ispirato il design.
La lista, in continuo aggiornamento, delle mostre visitabili durante la settimana dell'arte che ruoterà intorno ad Artissima (31 ottobre-2 novembre 2025)
Durante Artissima, Torino diventa un caleidoscopio di fiere e creatività: The Others, Flashback, Paratissima e molte altre trasformano la città in un laboratorio d’arte a cielo aperto
A un anno dall’apertura, la Fondazione Giorgio Griffa inaugura la nuova stagione con «D1-D5», mostra che mette in dialogo l’arte minimalista di Griffa con le installazioni concettuali di Simon Starling. Cinque “dialoghi” esplorano affinità e contrasti nati da un incontro artistico iniziato nel 2017 e ancora oggi vivo



