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Nicoletta Biglietti
Leggi i suoi articoliOgni autunno, Torino si trasforma in un laboratorio diffuso dell’arte contemporanea, dove istituzioni, gallerie e spazi indipendenti intrecciano visioni e linguaggi. Al centro di questa costellazione si colloca Artissima — dal 31 ottobre al 2 novembre 2025 — piattaforma internazionale che da oltre trent’anni unisce mercato, ricerca e sperimentazione, aprendo la scena a nuove geografie artistiche e curatoriali.
Il progetto si sviluppa in collaborazione con Intesa Sanpaolo, Main Partner della fiera per il quinto anno consecutivo, a testimoniare una visione comune: quella dell’arte come leva di trasformazione culturale, sociale ed economica. Insieme, Artissima e Intesa Sanpaolo promuovono un dialogo aperto tra discipline e comunità, sostenendo la produzione artistica come strumento di riflessione e crescita condivisa.
Attorno alla fiera, la città si espande in un paesaggio culturale in continuo movimento. Dalle celebrazioni per i quarant’anni del Castello di Rivoli alle grandi retrospettive di Alice Neel e Lee Miller, dai percorsi multisensoriali di CAMERA alle installazioni di Chiharu Shiota al MAO, Torino accoglie una pluralità di narrazioni che attraversano epoche, geografie e discipline.
Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea
«Ouverture 2024»
Dal 9 dicembre 2024 al 18 dicembre 2025
Quaranta anni di storia e una visione per il museo del XXI secolo si incontrano nella mostra curata da Marcella Beccaria e Francesco Manacorda al Castello di Rivoli. Radicata in Europa ma aperta a una prospettiva globale, l’esposizione riunisce voci che hanno segnato il discorso artistico, ispirandosi a inclusione e partecipazione sociale e culturale. Il titolo richiama la mostra inaugurale del 1984, curata dal primo direttore Rudi Fuchs, che aveva proposto un’antologica di arte contemporanea come modello ideale per un museo. Tra prestiti e commissioni, le opere valorizzavano le ricerche individuali degli artisti. Oggi, la nuova edizione ne riattiva i principi, facendo leva sull’eccezionale collezione costruita nel tempo dall’istituzione.
«Il Castello Incantato»
Dal 19 dicembre 2024 al 19 dicembre 2025
Il Castello di Rivoli celebra il suo quarantesimo anniversario con Il Castello Incantato, una nuova esperienza museale dedicata ai “non adulti”. Il progetto mette il museo e l’arte al centro di un percorso di formazione e crescita che coinvolge l’intera comunità attraverso attività di co-creazione. Nato dalla collaborazione tra il Dipartimento Educazione, docenti e un gruppo di giovani di Rivoli dai sei ai diciassette anni, il progetto è curato da Marcella Beccaria, Francesco Manacorda e Paola Zanini. A partire dal 19 dicembre 2024, il terzo piano del Museo si è trasformato in uno spazio inclusivo e partecipativo, disegnato dai giovani per i giovani. Il percorso espositivo offre un’esperienza che supera la semplice visione delle opere, avvicinando il pubblico giovane all’arte contemporanea.
«Gabriel Orozco. Shade Between Rings of Air»
Dal 19 dicembre 2024 al 18 dicembre 2025
A cura di Marcella Beccaria, l’esposizione si inserisce nelle celebrazioni per il quarantesimo anniversario del Castello di Rivoli. L’opera Shade Between Rings of Air, entrata nelle Collezioni del Museo nel 2023 grazie a una donazione dell’artista, si ispira a La Pensilina, capolavoro dell’architettura italiana realizzato nel 1952 da Carlo Scarpa per il Padiglione Centrale dei Giardini della Biennale di Venezia. Invitato alla Biennale del 2003, Orozco scoprì la struttura in stato di semi-abbandono e si interessò alla sua storia: una costruzione nata da un cortile interno, ottenuto demolendo il tetto di una sala espositiva e rimuovendo l’intonaco per mostrare i mattoni sottostanti. «Shade Between Rings of Air» è una replica in scala 1:1 dell’opera di Scarpa, che l’artista ha fatto propria riconoscendovi gli equilibri e le relazioni tipiche della sua ricerca, in particolare la predilezione per forme circolari. Dopo la prima presentazione alla 50ª Biennale di Venezia nel 2003, l’opera è stata esposta al Palacio de Cristal di Madrid e al Palacio de Bellas Artes di Città del Messico nel 2004. Il nuovo allestimento è stato sviluppato appositamente per il Castello di Rivoli, in dialogo con l’artista.
«Enrico David. Domani torno»
Dal 29 ottobre 2025 al 22 marzo 2026
A cura di Marianna Vecellio, la mostra offre una panoramica articolata sulla ricerca dell’artista, che attraversa pittura, opere tessili, disegno, scultura e installazioni ambientali, esplorando la dimensione interiore dell’essere umano contemporaneo. Progettato appositamente per la Manica Lunga, il percorso espositivo alterna figurazione e astrazione, concentrandosi sul corpo come metafora della trasformazione. In un allestimento che richiama la scenografia teatrale e i display del design, la mostra ripercorre le tappe della produzione di David, includendo anche nuove opere realizzate per l’occasione. «Domani torno» è un racconto personale e artistico insieme: dalle origini ad Ancona al trasferimento a Londra nel 1986, la mostra segue la nascita di una pratica fondata sulla ricerca di uno spazio linguistico in cui esistere. Attraverso media differenti, David affronta la figura umana come luogo di metamorfosi e riflessione. In questo percorso, il disegno assume un ruolo centrale come linguaggio capace di tenere insieme gli altri, poiché, afferma l’artista, «lo spazio del sogno e lo spazio del disegno sono infiniti».
MEF - Museo Ettore Fico
«Luigi Serralunga. Tra Verismo e Simbolismo»
Dal 23 gennaio 2025 al 28 dicembre 2025
Oltre ottanta opere per raccontare l’universo pittorico di Luigi Serralunga. Nelle Cucine Reali della residenza sabauda, il MEF / Museo Ettore Fico presenta la mostra «Luigi Serralunga. Tra Verismo e Simbolismo», a cura di Andrea Busto. Un percorso antologico che riunisce lavori provenienti da collezioni pubbliche e private, dedicato al pittore (1880 – 1940) capace di interpretare la cultura artistica italiana tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo.
Fondazione 107
«Awakening 1988-1993»
Dall’11 maggio 2025 al 16 novembre 2025
Un capitolo cruciale dell’arte contemporanea prende forma nella mostra curata da Tiziana Conti, Angelo Candiano e Federico Piccari. Il focus è sul periodo che va dal 1988 al 1993, anni segnati dalla caduta del muro di Berlino e di grande rilevanza per l’Occidente. La selezione riunisce artisti che hanno operato attivamente in quegli anni, offrendo una lettura inedita e anticipatrice di un momento storico. Lo studio rivela il lavoro di artisti, curatori e galleristi che hanno animato quella breve stagione, lasciando un’impronta significativa per il decennio successivo.
Palazzo Madama
«Piante e fiori dal mondo. Disegni botanici nelle collezioni di Palazzo Madama»
Dal 05 giugno 2025 al 10 ottobre 2025
Arte e natura si intrecciano nella botanica del Piemonte tra Sette e Ottocento. Cinquanta opere raccontano questo incontro, dai raffinati acquerelli e tempere di Francesco Lorenzo Freylino (1754-1820), dedicati alla flora dell’Orto botanico torinese, agli album del naturalista Giovambattista Barla (1817-1896), fino ai fogli acquerellati di Irene Chiapusso Voli (1849-1921). Un percorso che celebra la bellezza e la precisione scientifica attraverso sguardi artistici di epoche diverse.
Circolo del Design
«Where to, from here?»
Parte di Earthrise 25 - Design for a Living Planet
Dal 13 giugno 2025 al 5 dicembre 2025
Design e democrazia si intrecciano in una mostra che indaga il progetto dietro ogni elemento delle nostre istituzioni. Dalle schede elettorali agli spazi parlamentari, dalle campagne politiche alle forme di partecipazione collettiva, l’esposizione curata da Vera Sacchetti riflette sul ruolo del design nella costruzione e nel ripensamento dei sistemi di governo. Attraverso oggetti, immagini, dati e installazioni, Where to, from here? — parte di Earthrise 25 - Design for a Living Planet — propone una visione inclusiva e condivisa della democrazia, invitando a esplorare alternative aperte e plurali.
Enrico David, Dinnisblumen (1999, Collezione Raf Simons, Antwerp) © Enrico David. Su concessione di Michael Werner Gallery
Noire Gallery
«Turntable. Alighiero Boetti with Valentin Carron and Jonathan Monk»
Dal 9 settembre
La mostra invita a sintonizzarsi sul «tempo che gira e ritorna» e sull’energia che avvolge e rimette in circolo le cose. Al centro della mostra, curata da Matteo Noire, c’è Alighiero Boetti. Il cuore espositivo è «Turntable» (1969), film inedito realizzato con una cinepresa appoggiata sul piatto di un giradischi in rotazione, dove lo sguardo diventa ritmo e materia filmica in movimento. La mostra prosegue con opere significative di Boetti, tra cui «Tra sé e sé» (1987), «Insicuro Noncurante» (1975), «Manifesto (1967) e «Dossier postale» (1969‑70), esplorando temi che spaziano dall’io sdoppiato alla politica internazionale. Accanto a Boetti, le opere di Valentin Carron e Jonathan Monk amplificano la corrente di energia: «Bottle Man» (Suavely, 2017) di Carron trasforma il virtuale in presenza fisica, mentre «1111» (2019) di Monk converte il linguaggio in materia visibile. Tutti i lavori raccolti funzionano come tracce su un vinile, ciascuna con il proprio suono, eco e battito.
Peola Simondi
«Eva Frapiccini, Rana Hamadeh, Pinar Öğrenci. POST SCRIPTUM. SOGLIE DEL CONTROLLO. Corpi e memorie nell’era della tecnocrazia»
Dal 19 settembre 2025 al 2 novembre 2025
Nel cuore dell’era della tecnocrazia si apre Soglie del controllo, una mostra collettiva che scuote e interroga il nostro rapporto con il potere nascosto dietro algoritmi e sistemi invisibili. Curata dalla galleria insieme a Eva Frapiccini, l’esposizione svela come sogni, corpi, memorie e desideri vengano raccolti, manipolati e disciplinati in un mondo dominato da intelligenze artificiali opache.
Palazzo Madama
«Vedova/Tintoretto. In dialogo»
Dal 19 settembre 2025 al 12 gennaio 2026
Un incontro straordinario tra due Maestri dell’arte occidentale prende vita nella Sala del Senato. Partendo dall’Autoritratto del Louvre di Tintoretto, interpretato da Emilio Vedova, la mostra traccia un percorso parallelo che unisce due figure emblematiche del loro tempo. Oltre 150 opere si confrontano per offrire al pubblico contemporaneo una lettura esemplare del loro ruolo nella storia dell’arte europea.
«Stradivari e Cozio di Salabue»
Dal 25 settembre 2025 all’8 dicembre 2025
Nel 1775 Ignazio Cozio di Salabue acquistò il fondo di bottega di Antonio Stradivari, con dieci violini, tra cui il celebre «Messiah» del 1716, disegni e strumenti. A Torino divenne primo committente, studioso e collezionista, instaurando un sodalizio con Giovanni Battista Guadagnini. La mostra riunisce questi strumenti eccezionali, tra cui il Guarneri del Gesù del 1736, amato da Gaetano Pugnani. Racconta così una vicenda unica: come l’eredità dei maestri cremonesi trovò nuova patria in Piemonte, dando impulso alla fioritura dell’arte liutaria nel XIX secolo.
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
«La Bella Estate»
Dal 27 settembre al 9 novembre 2025
In occasione dei 30 anni della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, «La Bella Estate», curata da Tom Eccles, Liam Gillick e Mark Rappolt a Palazzo Re Rebaudengo (Guarene, CN), ripercorre gli anni ‘90, primo decennio formativo della collezione. La mostra intreccia la storia della collezione, le traiettorie dei singoli lavori e la storia personale di Patrizia Sandretto Re Rebaudengo. Con opere di quasi trenta artisti, il palazzo unisce architettura storica e spazi contemporanei, evocando un periodo di sperimentazione che anticipa la globalizzazione del mondo dell’arte. Fotografie, materiali d’archivio e scenografie raccontano l’impegno della fondazione nello sviluppo di una delle principali collezioni europee di arte contemporanea.
«ANGHARAD WILLIAMS. illy Present Future Prize Exhibition»
Dal 30 ottobre 2025 al 4 gennaio 2026
In occasione della quarta edizione della collaborazione tra Artissima e illycaffè, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo presenta una personale di Angharad Williams, vincitrice del Premio illy Present Future 2024. Le opere di Williams, nate da una ricerca approfondita su luoghi e contesti, stimolano una riflessione sulle dinamiche che modellano le nostre vite. Per questa esposizione, l’artista propone un nuovo lavoro che esplora la storia della ritrattistica nobiliare e la poetica del realismo magico.
CAMERA - Centro Italiano per la Fotografia
«Lee Miller. Opere 1930-1955»
Dal 1 ottobre 2025 al 1 febbraio 2026
Torino celebra Lee Miller questo autunno al CAMERA - Centro Italiano per la Fotografia. Dal 1° ottobre 2025 al 1° febbraio 2026, la mostra curata dal direttore artistico Walter Guadagnini presenterà oltre 160 immagini provenienti dagli Lee Miller Archives, molte inedite, offrendo uno sguardo intimo e pubblico sulla sua opera e personalità. L’esposizione inaugura i festeggiamenti per i 10 anni del Centro, con un programma dedicato alle infinite sfaccettature della fotografia.
«La storia della fotografia nelle tue mani»
Dal 19 ottobre 2025
CAMERA - Centro Italiano per la Fotografia di Torino si rivolge a tutti i pubblici, cercando ogni giorno nuove forme di dialogo. In questo spirito nasce nella Manica Lunga la mostra multisensoriale permanente «La storia della fotografia nelle tue mani», che ripercorre le tappe fondamentali della fotografia. La timeline, costruita con pannelli, contenuti digitali, video e testi, è pensata per permettere anche a persone cieche o ipovedenti di scoprire l’affascinante evoluzione della fotografia. Attraverso una selezione di immagini, l’esposizione racconta quasi due secoli di storia fotografica, abbracciando i principali generi: dal ritratto al reportage, dalla fotografia artistica a quella di moda, fino alle immagini generate dall’intelligenza artificiale.
Lee Miller, Nusch Éluard seduta su un’auto. Golfe Juan, Francia, 1937 © Lee Miller Archives, England 2025. All rights reserved. leemiller.co.uk
Fondazione CRT e Fondazione CRC
Radis 2025 – «Tutto ciò che tocchi cambia. Tutto ciò che cambi, ti cambia»
Dal 5 ottobre 2025
La Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT e la Fondazione CRC presentano a Dogliani (CN) un doppio progetto a cura di Marta Papini. Nella Borgata Valdibà l’artista kosovaro Petrit Halilaj realizza un’opera pubblica site-specific ispirata alla serie «Abetare»: una casa stilizzata senza muri, popolata da creature immaginarie che uniscono memorie delle Langhe e dei Balcani, collocata accanto alla chiesa di San Bartolomeo. In parallelo, nella Chiesetta del Ritiro della Sacra Famiglia, si apre la mostra collettiva «Tutto ciò che tocchi cambia. Tutto ciò che cambi, ti cambia» con opere provenienti dalle collezioni CRT e CRC di artisti come Marina Abramović, Sol Calero, Chiara Camoni, Bracha L. Ettinger, Dorothy Iannone e Nolan Oswald Dennis. Il titolo, ispirato a Octavia E. Butler, invita a riflettere sull’arte come strumento di speranza e trasformazione.
Gallerie d’Italia - Torino
«Jeff Wall. Photographs»
Dal 09 ottobre 2025 al 01 febbraio 2026
Jeff Wall (Vancouver, 1946) è tra gli artisti fotografici più influenti in attività, da oltre quarant’anni tra messa in scena spettacolare e osservazione documentaria. Le sue immagini, a grandezza naturale, trasformano la vita quotidiana in contesti stranianti e onirici, affrontando temi come natura, guerra, genere, «razza» e classe. L’arte di Wall unisce riferimenti a fotografi e pittori con influenze letterarie e cinematografiche, con una particolare attenzione al neorealismo italiano. La mostra ripercorre la sua produzione dagli anni Settanta fino ai lavori più recenti, mostrando lo sviluppo del suo linguaggio artistico. Il curatore David Campany, che collabora con Wall da quasi vent’anni e ha esposto le sue opere in sedi internazionali, firma il culmine del suo impegno con l’artista.
MAO Museo d’arte orientale
«Chiharu Shiota. The soul trembles»
Dal 22 ottobre 2025 al 28 giugno 2026
Fili, memorie e spazi sospesi: è il mondo di Chiharu Shiota che arriva, per la prima volta in assoluto in un museo di arte asiatica, con una grande mostra monografica in anteprima nazionale. Originariamente curato dal Mori Art Museum di Tokyo e ospitato in istituzioni internazionali come il Grand Palais di Parigi, il progetto ripercorre l’intera produzione dell’artista giapponese. In esposizione, disegni, fotografie, sculture e alcune delle sue più imponenti installazioni ambientali e monumentali, in un percorso che attraversa anni di ricerca e sperimentazione.
Luci d’Artista 2025
Dal 24 ottobre 2025 all’11 gennaio 2026
Torino ospita la 28ª edizione di Luci d’Artista, con quattro nuove installazioni luminose. La Fondazione CRT, insieme a OGR Torino e Fondazione Arte CRT, contribuisce con due nuove opere e un progetto speciale nella Corte Est firmato da Soundwalk Collective con Patti Smith e Philip Glass. Tra le novità spicca l’opera al neon di Tracey Emin, donata dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT in occasione del suo venticinquesimo anniversario. La collaborazione con le OGR prosegue con un video site-specific per il cortile monumentale, mentre le Nitto ATP Finals portano a Torino un’opera luminosa di Riccardo Previdi. Inoltre, grazie al Lithuanian Culture Institute, si aggiunge un’opera al neon del lituano Gintaras Didžiapetris, già presente in manifestazioni internazionali come la Biennale di Venezia.
Fondazione Merz
«PUSH THE LIMITS - la cultura si sveste e fa apparire la guerra»
Dal 27 ottobre 2025 al 1° febbraio 2026
La mostra, curata da Claudia Gioia e Beatrice Merz, riunisce opere inedite, già esistenti o ricontestualizzate di 19 artiste internazionali, tra cui Heba Y. Amin, Fiona Banner, Monica Bonvicini, Dominique Gonzalez-Foerster, Mona Hatoum, Julian Opie e Zineb Sedira. Al centro dell’esposizione c’è il concetto di «arte come atto rigenerativo», capace di rompere lo stallo della narrazione dominante e aprire nuovi spazi di parola, immaginazione e critica. Le opere si pongono «al limite» per generare nuove letture del presente e raccogliere le urgenze contemporanee, traducendole in forme radicali e necessarie. Ispirandosi anche a una maledizione shakespeariana, le curatrici riflettono su come il linguaggio costruisca relazioni e libertà, richiamando la visione di Hannah Arendt sull’azione collettiva come atto estetico e politico.
Jeff Wall, Boxing, 2011. Courtesy of the Artist
GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino
«Terza Risonanza. Incanto, sogno, inquietudine»
Dal 29 ottobre 2025 al 01 marzo 2026
«La Terza Risonanza» conduce in un viaggio tra incanto, sogno e inquietudine, in un paesaggio visionario dove realtà e immaginazione si mescolano. L’esperienza dell’opera d’arte sfida la percezione umana di tempo e spazio, trasportando il visitatore in un altrove misterioso. Qui luci, ombre e riflessi diventano protagonisti, tessendo atmosfere che catturano e disorientano, invitando a guardare oltre la superficie del visibile.
«L’intruso»
Dal 29 ottobre 2025 al 01 marzo 2026
L’Intruso della «Terza Risonanza» sarà un artista capace di creare atmosfere sognanti e armoniose, in dialogo con la collezione e i temi delle mostre. Le sue opere abiteranno gli interstizi e gli spazi di passaggio del museo, sorprendendo e coinvolgendo il visitatore lungo tutto il percorso espositivo.
«Notti. La rappresentazione del Notturno dal Settecento a oggi»
Dal 29 ottobre 2025 al 01 marzo 2026
La mostra, curata da Fabio Cafagna ed Elena Volpato, ripercorre la rappresentazione del notturno nell’arte figurativa dall’inizio del XVIII secolo fino ai giorni nostri. Organizzata tematicamente ma seguendo una sequenza che rispetta il susseguirsi cronologico delle diverse stagioni culturali, l’esposizione esplora un tema da sempre caro agli artisti, attratti dalle profonde implicazioni psicologiche, emotive e scientifiche della notte.
«Elisabetta Di Maggio»
Dal 29 ottobre 2025 al 01 marzo 2026
Alla GAM, Elisabetta Di Maggio presenta una mostra personale che indaga i temi universali della natura e del tempo. Curata da Chiara Bertola e Fabio Cafagna, l’esposizione mette in risalto la poetica dell’artista, che esplora instabilità ed equilibrio attraverso opere che richiedono cura e attenzione. L’arte di Di Maggio celebra la bellezza contingente dell’esistenza, ponendo fragilità e transitorietà al centro della propria ricerca
«Linda Fregni Nagler»
Dal 29 ottobre 2025 al 01 marzo 2026
Linda Fregni Nagler, artista che intreccia fotografia, ricerca e collezionismo, è protagonista della mostra curata da Cecilia Canziani. Il suo lavoro esplora tanto la teoria quanto la materialità della fotografia, indagando convenzioni iconografiche, cliché visivi e immagini anonime. Questa prima retrospettiva in un’istituzione italiana mette in luce come le immagini raccolte e selezionate dall’artista si trasformino in nuovi dispositivi narrativi, capaci di offrire riflessioni profonde sul nostro tempo.
«Lothar Baumgarten»
Dal 29 ottobre 2025 al 01 marzo 2026
In videoteca, a cura di Chiara Bertola, una selezione di opere di Lothar Baumgarten, principalmente fotografiche, esplora il rapporto tra l’essere umano, la natura e le culture indigene. Le immagini, scattate durante i suoi viaggi, raccontano storie di paesaggi remoti e tradizioni minacciate, offrendo uno spunto di riflessione sul nostro legame con l’ambiente.
Mazzoleni
«Iran Do Espírito Santo. Tracciare il pensiero: 2002-2025»
Dal 29 ottobre 2025 all’11 Gennaio 2026
Vent’anni di evoluzione artistica raccontati in un’unica mostra: «Tracciare il pensiero: 2002-2025» segna il debutto personale di Iran do Espírito Santo a Torino, presentata da Mazzoleni. L’esposizione inaugura il 29 ottobre durante la Torino Art Week e si sviluppa su quasi 1.000 metri quadrati nello spazio principale della galleria. Un percorso che mette in luce la trasformazione delle forme e dei concetti nell’opera dell’artista brasiliano.
Lothar Baumgarten, Leda
OGR Torino
«Laure Prouvost. We Felt a Star Dying»
Dal 31 ottobre 2025 al 10 maggio 2026
Nello spazio Binario 1 delle OGR Torino arriva la nuova configurazione di «We Felt a Star Dying», personale di Laure Prouvost commissionata dalla LAS Art Foundation di Berlino e coprodotta con OGR Torino. L’installazione multisensoriale, già presentata a febbraio 2025 al Kraftwerk di Berlino, intreccia immagini, suoni e profumi per indagare i temi del «quantum computing»,, in dialogo con il filosofo Tobias Rees e lo scienziato Hartmut Neven.
«Electric Dreams. Art & Technology Before the Internet»
Dal 31 ottobre 2025 al 10 maggio 2026
Le OGR Torino ospitano una grande mostra collettiva curata da Val Ravaglia e Samuele Piazza, realizzata in collaborazione con la Tate Modern di Londra. Allestita nello spazio Binario 2, l’esposizione ripercorre oltre quarant’anni di sperimentazioni artistiche nate dall’incontro tra arte visiva e tecnologia prima della diffusione di Internet. In mostra opere di autori che hanno utilizzato strumenti sviluppati in ambiti militari o aziendali, evidenziando come le tecnologie “non di massa” abbiano plasmato immaginari e linguaggi creativi.
Spazio Musa
«Wolfgang Beltracchi. L’invenzione del vero»
Dal 31 ottobre al 19 novembre 2025
A cura di Francesco Longo, la mostra indaga la figura di Beltracchi definito il falsario più ingegnoso del dopoguerra. Colui che ha saputo riprodurre lo stile dei grandi maestri e vendere le opere come capolavori perduti; condannato nel 2011 e oggi riabilitato, rappresenta una figura al confine tra genio e inganno. La mostra esplora la sua fase più creativa, dove non si tratta più di falsificazioni ma di un percorso tra linguaggi e stili diversi. Tra le opere, la serie sul «Salvator Mundi» reinterpretata nello stile di Van Gogh, Picasso, Dalí e Warhol, trasforma Cristo in icona pop e riflessione sul mercato dell’arte. Accanto alla pittura sono presenti opere digitali e NFT, in un dialogo tra gesto manuale e mondo virtuale. La mostra invita a riflettere sull’autenticità, sulla differenza tra originale e copia e sul ruolo dell’arte nella società contemporanea.
Pinacoteca Agnelli
«Alice Neel. I am the century»
Dal 31 ottobre 2025 al 6 aprile 2026
Da venerdì 31 ottobre 2025 a lunedì 6 aprile 2026, La Pinacoteca Agnelli presenta la prima retrospettiva in Italia dedicata ad Alice Neel (Marion Square, PA 1900 - New York 1984), una delle più importanti pittrici del XX secolo. Alice Neel: I Am the Century, curata da Sarah Cosulich e Pietro Rigolo, offre una prospettiva coinvolgente sull’opera dell’artista, mettendo in luce il suo sguardo pionieristico e il profondo interesse per l’umanità in tutte le sue forme.
«Piotr Uklański. Faux Amis»
Dal 31 ottobre 2025 al 6 aprile 2026
Un nuovo capitolo del programma Beyond the Collection, dedicato alla Collezione Permanente del Museo, è presentato dalla Pinacoteca Agnelli con il progetto espositivo di Piotr Uklański. Invitato a interagire con l’intero spazio dello Scrigno, l’artista polacco costruisce un percorso che crea assonanze, rimandi e relazioni – a tratti provocatorie – tra le sue opere pittoriche, installative e fotografiche e quelle di maestri come Bernardo Bellotto, Henri Matisse, Pierre-Auguste Renoir, Antonio Canova ed Edouard Manet. Oltre allo Scrigno, la mostra si completa con due interventi dell’artista presso il Museo di Anatomia Umana Luigi Rolando e il Museo della Frutta Francesco Garnier Valletti a Torino.
MAO Museo d’Arte Orientale
«Declinazioni contemporanee. Charwei Tsai, Linda Fregni Nagler, Patrick Tuttofuoco, Qiu Zhijie»
Dal 2 novembre 2024 al 31 ottobre 2025
Connessioni inattese tra epoche e culture prendono forma al MAO con la seconda edizione di «Declinazioni contemporanee», il programma di residenze d’artista e commissioni site-specific che utilizza l’arte contemporanea per interpretare e rileggere il patrimonio museale, portandolo nel presente e aprendo a nuovi significati. Dopo le opere di Marzia Migliora, Kengo Kuma, Lee Mingwei e Francesco Simeti presentate nel 2023, il percorso si arricchisce quest’anno con le installazioni di Qiu Zhijie e Charwei Tsai, insieme a «Ultraworld» di Patrick Tuttofuoco: un’opera luminosa realizzata per la facciata del MAO che entrerà a far parte di «Costellazione», sezione collaterale di «Luci d’Artista».