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Redazione
Leggi i suoi articoliÈ morto il 18 ottobre a 74 anni David Ker, collezionista, mercante d’arte e instancabile provocatore dell’alta società britannica. Descritto da chi lo conosceva come «l’uomo più famoso tra i non famosi di Londra», Ker fu un bon vivant nel senso più autentico del termine: generoso, spudorato, di un’intelligenza tagliente e di una grandezza fisica e umana che riempiva le stanze, le cene e i salotti.
Discendente dei Ker di Portavo, antica famiglia dell’Ulster un tempo padrona di 35mila acri nella contea di Down, Dave ereditò più lo spirito ironico che la fortuna dei suoi antenati. Quando la tenuta fu venduta nel 1980, lui si reinventò a Londra come mercante d’arte, prima nella sua galleria di Bourne Street, poi, dal 1993, come socio fondatore della prestigiosa Simon Dickinson Ltd di Jermyn Street. Quest'ultima è una delle principali gallerie d'arte private inglesi che tratta opere d’arte di prim’ordine, dai maestri antichi all’arte impressionista e del XX secolo. «La filosofia di Dickinson è quella di offrire ai collezionisti l'opportunità di acquistare capolavori dell'arte occidentale dal Rinascimento al XX secolo, fornendo la provenienza e il background scientifico di ogni dipinto e scultura e fornendo consulenza su cornici, esposizione e tutti gli altri aspetti del collezionismo», si legge nel sito ufficiale dello spazio londinese.
Tra sigari, tele antiche e battute irresistibili, Ker divenne una figura leggendaria del mondo dell’arte. Ma se i quadri erano il suo mestiere, lo scherzo era la sua arte. Ker era celebre per le sue telefonate-burla, spesso rivolte a personalità di primissimo piano. Dietro il sarcasmo, però, c’era un uomo capace di grande gentilezza. Aveva conosciuto il dolore – la perdita del figlio Edin, la lunga battaglia contro il cancro – ma non aveva mai perso la capacità di far ridere, né quella di prendersi cura degli altri. Si occupò con dedizione dei genitori anziani e del suo vecchio tutore di Eton, Michael Kidson, fino agli ultimi giorni. Negli ultimi anni aveva riscoperto la scena mondana come improbabile metà di un duo comico con il longilineo Ali Spencer-Churchill, conquistando un nuovo pubblico tra le celebrità di Soho House: da Guy Ritchie ai Beckham, cui si presentò con l’aplomb tipico dei suoi scherzi: «Mi ricorda di cosa si occupa?»
David Peter James Ker era nato a Portavo, contea di Down, il 23 luglio 1951, figlio del capitano Dick Ker, eroe di guerra e allevatore di cavalli, e di Virginia Howard. Dopo Eton, preferì l’avventura universale al destino militare o accademico: viaggiò fino in Asia in Land Rover, lavorò in Australia e poi tornò a Londra, dove sposò nel 1974 Alexandra “Twinks” Watson, figlia dell’ammiraglio Sir Dymock Watson. Bibliomane, collezionista di curiosità e di amici, Dave Ker affrontò la vita come un’opera d’arte piena di errori geniali, colori vividi e improvvisi squarci di tenerezza.
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