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La sala dedicata alla Iulia Felix nell’attuale allestimento del museo di archeologia subacquea di Grado

Immagine: Tgr Rai

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La sala dedicata alla Iulia Felix nell’attuale allestimento del museo di archeologia subacquea di Grado

Immagine: Tgr Rai

A fine anno aprirà a Grado il Museo dell’Archeologia Subacquea dell’Alto Adriatico

Centro dell’intera operazione è il restauro della Iulia Felix, la nave romana scoperta nel 1986 a sei miglia dalla costa

Gaspare Melchiorri

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Il 16 giugno è stato presentato, nella sala consiliare del Comune di Grado (Go), il nuovo progetto di allestimento del Museo dell’Archeologia Subacquea dell’Alto Adriatico. «Dopo il Museo della Pesca e quello del Tesoro del Duomo, il nuovo sito completerà la filiera culturale dell’Isola», ha detto il sindaco Giuseppe Corbatto. L’intervento, per un valore complessivo di 3,2 milioni di euro, è stato fortemente voluto dalla Direzione Generale Musei del Ministero della Cultura, che ha provveduto ai finanziamenti e ha lavorato in stretta sinergia con la Direzione Regionale Musei del Friuli-Venezia Giulia guidata da Andreina Contessa. L’allestimento si concluderà in autunno e il museo verrà inaugurato entro la fine dell’anno. Centro dell’intera operazione è il restauro della Iulia Felix, la nave romana scoperta nel 1986 a sei miglia dalla costa di Grado e recuperata, con il suo ricco carico di anfore, in seguito a una serie di campagne di scavo effettuate dalla Soprintendenza tra il 1987 e il 1999.

Terminato il primo lotto di lavori, impiantistici ed edili, nello scorso mese di maggio sono stati affidati i lavori per la realizzazione dell’allestimento al Consorzio stabile Ganosis di Benevento. I lavori termineranno a ottobre. Al contempo, è proseguito il restauro della Iulia Felix e del suo carico. «È un traguardo, ha dichiarato Contessa, reso possibile grazie alla convergenza di tante volontà e professionalità, nonché a un generoso stanziamento da parte del Ministero della Cultura finalizzato alla definitiva conclusione di una vicenda che vede al centro il restauro e la presentazione al pubblico del relitto e del carico della nave romana denominata Iulia Felix. Questo museo intreccerà una serie di rapporti e relazioni con altri musei del Sistema museale nazionale, sviluppato dalla Direzione Generale Musei».

Il nuovo allestimento, su progetto dell’architetto Rita Rufo, prevede un percorso di visita sviluppato nei due piani dell'edificio. Il piano terra sarà dedicato ai servizi museali che comprendono lo spazio di accoglienza della biglietteria, le aree di deposito, i laboratori, l'aula didattica e gli ambienti per eventi e conferenze. Uno spazio sarà riservato inoltre al racconto della scoperta e allo scavo della Iulia Felix, i cui resti verranno rimontati su un supporto in acciaio che consentirà ai visitatori di ricreare le originali dimensioni dell’imbarcazione.

Nel primo piano del museo si svolgerà una sorta di «racconto» del museo che contestualizzerà la Iulia Felix nel complesso e ricco sistema territoriale e portuale che in età romana animava l'Adriatico settentrionale. La narrazione sarà realizzata con l’aiuto di strumenti multimediali appositamente progettati. Tali ausili renderanno fruibili al pubblico i risultati di un pluridecennale lavoro di ricerca effettuato a più riprese in questo territorio dagli enti preposti alla tutela e alla ricerca.

Nella successiva sezione il racconto scenderà nel dettaglio presentando la complessità e la capillarità del sistema portuale che faceva capo ad Aquileia e insisteva sulla laguna: diversi reperti della collezione del museo di Aquileia saranno esposti per restituire il quadro di un sistema insediativo ricco e diffuso, costituito da vie di terra e d’acqua, ville, attracchi, moli, ma anche necropoli e aree sacre.

A conclusione del percorso, studiato per garantire la piena accessibilità di spazi e contenuti, un modello stampato in 3D restituirà ai visitatori, attraverso proiezioni e video-animazioni, la complessa evoluzione del territorio nel corso dei secoli, per poter comprendere meglio i cambiamenti storici, geografici e morfologici che, successivamente all’età romana, hanno portato alla formazione della laguna e alla nascita del castrum altomedievale di Grado.

Gaspare Melchiorri, 17 giugno 2025 | © Riproduzione riservata

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A fine anno aprirà a Grado il Museo dell’Archeologia Subacquea dell’Alto Adriatico | Gaspare Melchiorri

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