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Render di Canyon di New Affiliates, con opere (in senso orario) di Ian Cheng, Rebecca Allen, LuYang e Theo Triantafyllidis

Courtesy degli artisti e di Canyon. © New Affiliates

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Render di Canyon di New Affiliates, con opere (in senso orario) di Ian Cheng, Rebecca Allen, LuYang e Theo Triantafyllidis

Courtesy degli artisti e di Canyon. © New Affiliates

A New York si apre un Canyon

Sarà inaugurato a Manhattan nel 2026 un nuovo spazio per video, audio e altre forme di «durational art» promosso dal filantropo Robert Rosenkranz e dal direttore fondatore del Mass Moca, Joe Thompson

Torey Akers

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Nel 2026 aprirà i battenti nel Lower East Side di Manhattan Canyon, un nuovo spazio dedicato alla «durational art». Il centro di 3.700 metri quadrati dedicato a video, suono, performance art e altro ancora è stato fondato dal filantropo Robert Rosenkranz ed è supervisionato da Joe Thompson, direttore fondatore del Massachusetts Museum of Contemporary Art (Mass Moca).

Il progetto consiste nel riutilizzo adattivo di uno spazio commerciale inutilizzato e si collocherà a metà strada tra un museo e una sede per performance. Lo spazio è stato progettato dallo studio di architettura New Affiliates e comprenderà 1.700 metri quadrati di gallerie destinate a presentazioni video e audio, oltre a una «piazza» alta 18 metri che fungerà da spazio di ritrovo centrale. Ci sarà anche una sala spettacoli con una capienza di 300 persone per proiezioni, conferenze, registrazioni di podcast e altri programmi. Canyon sarà inoltre dotato di bar, caffetteria e ristorante. «Il nostro auspicio è di creare un nuovo tipo di spazio culturale e sociale, progettato per supportare la complessità e l'ambizione di un’arte ricca di immagini in movimento, musica e suoni, ripensando al contempo il modo in cui il pubblico interagisce con essa, dichiara Thompson in un comunicato. Canyon punterà sull'eccellenza tecnica e sulla presentazione accurata di opere d’arte importanti, ma darà anche grande peso all’ospitalità e all’atmosfera, creando spazi confortevoli e socievoli che ricordano più un salotto che una galleria».

Fondata come forma di «filantropia imprenditoriale» dalla Rosenkranz Foundation, nei materiali stampa Canyon è definita un’organizzazione senza scopo di lucro con «fonti di finanziamento tradizionali». La sua apertura coincide con una serie di cospicue donazioni da parte della Rosenkranz Foundation, tra cui la più grande mai effettuata, una donazione alla Stanford University per sostenere lo sviluppo di innovazioni nel campo della salute attraverso cattedre nei settori Stem (scienza, tecnologia, ingegneria, matematica e medicina). Il direttore artistico e tecnologico di Canyon sarà l’esperto di nuovi media Cass Fino-Radin; affiancherà il curatore Sam Ozer, produttore, scrittore nonché fondatore di Tono, organizzazione artistica senza scopo di lucro dedicata alle arti «time-based» (performance, danza, musica e immagine in movimento).

Canyon promuoverà inoltre partnership istituzionali a lungo termine con Electronic Arts Intermix, Rhizome (la piattaforma e affiliata del New Museum dedicata ai nuovi media) e l'Archive of Contemporary Music. «Canyon riflette la mia convinzione che le istituzioni culturali debbano evolversi per soddisfare la vita intellettuale e sensoriale del pubblico contemporaneo, ha dichiarato Rosenkranz in un comunicato. Gli artisti che oggi lavorano oggi con i media “time-based” si confrontano con tutto, dall’Intelligenza Artificiale e il riconoscimento facciale all’ansia per il clima e la memoria culturale. Non si tratta solo di un genere, ma di una prima linea dell'espressione culturale».

L'organizzazione ha in programma di ospitare tre grandi cicli espositivi stagionali all’anno, in primavera, estate e autunno, che spazieranno dagli esperimenti alle retrospettive. Attualmente è in programma una grande retrospettiva dedicata al compositore e artista giapponese Ryoji Ikeda, che occuperà l'intero spazio. È inoltre in via di definizione «Worldbuilding», una collettiva di 35 artisti internazionali curata da Hans Ulrich Obrist. Il programma di arti performative del Canyon dovrebbe coinvolgere artisti come William Kentridge, Trooko e Laurie Anderson.

Torey Akers, 16 giugno 2025 | © Riproduzione riservata

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