«Giardino» (2002) di Ettore Fico

Image

«Giardino» (2002) di Ettore Fico

A Bologna l’eden di Ettore Fico

La natura è soggetto di un percorso variegato in cui emerge la versatilità dell’artista piemontese

Ettore Fico (Piatto, 1917-Torino, 2004), artista biellese dalle «10mila opere», tante ne ha prodotte nella sua lunga vita, ha spaziato tra numerosi soggetti pittorici e «come tanti artisti che sono stati etichettati in base a un genere, Fico può essere definito come l’artista degli interni delle case e dei paesaggi che sono poi insistentemente gli interni delle sue due case e dei suoi due studi e i paesaggi dove andava in vacanza, dal giardino di Castiglione a Gressoney, la costa francese e Positano», per dirla con Andrea Busto, direttore del Mef-Museo Ettore Fico di Torino, in occasione della mostra veneziana dell’autunno scorso.

Nello stesso periodo, nel suo spazio parigino, era l’antiquario Maurizio Nobile a ospitare un’ulteriore rassegna del pittore mentre ora un nuovo percorso è allestito a Palazzo Bovi-Tacconi presso Maurizio Nobile Fine Art. Per la monografica «Ettore Fico. Paradisi ritrovati», dall’11 maggio al 15 giugno, lo stesso Busto, in veste di curatore, ha esaminato la lunga carriera dell’autore, focalizzandosi sulle raffigurazioni di giardini e, più in generale, della natura. Il percorso evidenzia un’evoluzione stilistica che dalla figurazione e dal realismo transita verso l’informale-astratto

Fico all’epoca dei suoi esordi amava concentrarsi sulla realtà quotidiana, gli affetti famigliari e il paesaggio delle vallate biellesi dov’è collocata la sua casa natale di Piatto. Gradualmente ha subìto le influenze del suo tempo e nel dopoguerra la sua pittura si è fatta più pastosa, materica, con colori terrosi che man mano sono diventati più accesi e spalmati in ampie campiture. Nei disegni in mostra emerge un certo squilibrio formale che però, negli ultimi anni sublima in ampie tempere di gusto «rinascimentale».

Stefano Luppi, 09 maggio 2024 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

Il museo modenese ha ricevuto in donazione una selezione di sculture dal celebre soprano e dal marito, il regista d’opera, di professione farmacista, Franco Guandalini

In autunno, nei palazzi Albergati e Pallavicini, distanti 900 metri, sono previste, pressoché contemporaneamente, due mostre sul pittore

41 saggi illustrano il tema a partire dal contesto storico e religioso di Piacenza medievale per passare all’analisi del periodo della costruzione della chiesa, del contesto urbanistico e della figura del vescovo Aldo

Luogo d’incontro, studio, scambio di saperi e conoscenze, «Restauro», il Salone Internazionale dei Beni Culturali e Ambientali, è anche un omaggio a una professione che merita il giusto riconoscimento. La XXIX edizione si tiene dal 15 al 17 maggio presso Ferrara Expo

A Bologna l’eden di Ettore Fico | Stefano Luppi

A Bologna l’eden di Ettore Fico | Stefano Luppi