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Arianna Antoniutti
Leggi i suoi articoliAbbazie, conventi, ex aeroporti, ma anche antichi palazzi vescovili ed ex carceri: sono alcuni degli immobili dello Stato (una prima selezione di 383 siti) che compaiono sulla piattaforma digitale «Crea valore, investi con noi», pubblicata sul sito dell’Agenzia del Demanio, e dedicata alle iniziative di valorizzazione e rigenerazione del patrimonio immobiliare dello Stato. «La nostra missione, si legge sul sito dell’Agenzia, è la cura del Patrimonio». Una cura che passa attraverso virtuosi esempi di collaborazione pubblico-privato. La piattaforma si rivolge infatti a investitori privati, nazionali e internazionali, che vogliano intervenire con progetti di recupero e rifunzionalizzazione sugli immobili selezionati, creando una sinergia fra gli interessi degli operatori di mercato e l’offerta dell’Agenzia. L’obiettivo comune? La riqualificazione urbana. Distribuiti da Nord a Sud, gli immobili sono rappresentati sulla piattaforma attraverso una mappa cartografica interattiva. Gli investitori privati possono geolocalizzarli anche in funzione della loro futura destinazione d’uso, suddivisa in quattro cluster: culturale turistico (205 immobili); destinazioni miste (114); social/senior housing (35); student housing (29). La regione con il maggior numero di offerte è la Sicilia, con 67 immobili, seguita dal Lazio con 54 e dalla Lombardia con 38. Di ciascun immobile è possibile visualizzare immagini e una scheda completa, con inquadramento territoriale, descrizione e possibili destinazioni d’uso. Per l’Abbazia di San Cassiano a Narni (Tr), ad esempio, edificata nel X secolo e inserita nel portafoglio culturale-turistico, si può navigare fra i suoi oltre 37mila metri quadrati di superficie fondiaria. Si presta a future attività culturali, sociali, di ricerca e di studio anche l’ex Carcere di San Vito ad Agrigento. Costruito nel 1432, fu convento e chiesa, poi bene demaniale trasformato in complesso carcerario.
«Il nostro obiettivo è dare centralità all’utenza, dice il direttore dell’Agenzia del Demanio, Alessandra dal Verme. Nella valorizzazione dell’immobile pubblico, anche attraverso gli investimenti privati, si potrà potenziare la risposta agli obiettivi di sviluppo e ai fabbisogni dei territori. L’alleanza che stiamo stringendo con gli enti del territorio permetterà di dare maggiori certezze agli investimenti anche di lungo periodo. La logica è di accompagnare investitore e territorio nelle opportunità e nell’esigenza di utilizzare gli immobili pubblici per eliminare qualsiasi forma di abbandono e degrado, per dargli nuove funzioni coerenti con il mutato contesto. L’immobile diventa un motore di rigenerazione urbana, il suo riuso risponde al mercato, crea sviluppo, benessere e impatti positivi per la collettività». Per le comunità, tutto questo significa poter riappropriarsi di spazi rigenerati, con positivi impatti sulla qualità della vita e della sfera sociale, economica e ambientale. Per il settore pubblico, c’è il significativo abbattimento del costo dell’abbandono, oltre al recupero del patrimonio storico artistico del Paese. E, infine, per il settore privato, viene offerta la possibilità di gestire immobili con ritorni economici diretti e indiretti. «Con questa iniziativa, prosegue dal Verme, sarà possibile individuare modelli di partnership pubblico-privata che permettano di investire su immobili e compendi dello Stato disponibili, da riqualificare, per creare valore economico, sociale, culturale e ambientale sui territori».
Altre due piattaforme, «Immobili di proprietà ed in uso dello Stato» e «Piani Città», sono state create sul sito dell’Agenzia del Demanio con l’analogo obiettivo di far conoscere e valorizzare il patrimonio statale. La prima è pensata per offrire, non solo a investitori e stakeholder ma anche ai singoli cittadini, il patrimonio immobiliare pubblico e le sue potenzialità di sviluppo. Sempre grazie a una mappa interattiva si possono visualizzare i beni che compongono il portafoglio immobiliare statale, composto da 53.194 edifici (fra quelli strumentali alle funzioni pubbliche, quelli non strumentali e gli immobili di proprietà privata, locati o in comodato allo Stato per le esigenze logistiche della Pubblica amministrazione). La narrazione interattiva della piattaforma «Piani Città» permette infine di navigare all’interno del vero e proprio strumento di pianificazione urbana dell’Agenzia del Demanio. Qui si possono visualizzare tutti i progetti di trasformazione urbana in corso (al momento 22, da Udine a Bari), realizzati con Enti locali e stakeholder del territorio. Ad esempio, si possono scoprire, nel dettaglio, gli elementi del Piano Città di Torino, i cui obiettivi sono valorizzare l’identità culturale della città, rafforzare l’housing universitario, promuovere la sostenibilità ambientale e l’inclusione sociale, offrire servizi di prossimità. Si possono poi esplorare gli immobili statali e comunali selezionati, da spazi dismessi fino a edifici storici, tra cui il complesso della Basilica di Superga, capolavoro settecentesco di Filippo Juvarra, e l’ex Manifattura Tabacchi, sorta sui resti cinque-seicenteschi della residenza sabauda del Viboccone.
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