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Vittorio Bertello
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Nell’asta di arte contemporanea strutturata in due sessioni pomeridiane in due giorni successivi, il 31 maggio e il primo giugno, Dorotheum ospita una sezione dedicata all’Informale.
Di Emilio Vedova il catalogo propone «Tensione», olio su tela del 1959, 149x196 cm, a 150-200mila euro; di Afro «Nero piccolo», olio su tela su tavola del 1964, a 65-95mila euro; Giuseppe Santomaso invece ha «Spazio aperto n. 1», olio su tela del 1963 di 117x117 cm a 80-120mila euro. Tra gli altri nomi della sezione presenti in asta figurano Jean Fautrier, Georges Mathieu, Hans Hartung e Jean-Paul Riopelle.
Nella parte generalista della vendita uno dei lotti più importanti è «Smoking cigarette #2», acrilico su tavola del 1980 di Tom Wesselmann, valutato tra 380 e 480mila euro. Di Enrico Castellani una «Superficie verde» del 1991 di 100x80 cm ha una stima di 200-300mila euro; stesse cifre per una sua «Superficie rossa» quadrata (100x100 cm) del 2005. Paolo Scheggi è presente con «Zone riflesse», un acrilico su tre tele sovrapposte del 1963 quotato tra 170 e 250mila euro, mentre un «Cementarmato» di Giuseppe Uncini del 1962 parte da aspettative di 110-160mila euro e una composizione di Nicolas De Staël del 1950 di 16x27 cm vale per gli esperti a partire da 200-300mila euro.
Un’opera a biro nera di Alighiero Boetti, «Giogare», del 1976, è stimata tra 80 e 100mila euro; «Nero combustione», un’opera su tavola del 1973 di Alberto Burri, tra 240 e 280mila; «Stella di rame», un lavoro del 1978 di Gilberto Zorio, tra 60 e 70mila. Tano Festa è presente con due opere: «Specchio», del 1963 (90-120mila euro) e «Da Mondrian a Michelangelo», del 1968 (60-80mila), mentre Marina Apollonio ha un «dipinto rotante» in smalto su legno («Dinamica circolare 6b», del 1967), di un metro di diametro, valutato tra 70 e 100mila euro.
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