Verso il centenario della nascita di Mario Giacomelli
In vista del suo «genetliaco» nel 2025, si intensificano nei prossimi mesi gli appuntamenti con l’opera del fotografo marchigiano

In un momento storico in cui continuiamo a chiederci quale sia l’essenza di una fotografia, una risposta a questo interrogativo sembra fornirla il lavoro di Mario Giacomelli (1925-2000). «Per lui la fotografia è sempre stata una presa di coscienza dell’incontro tra sé stesso e il mondo», precisa Katiuscia Biondi Giacomelli, direttrice dell’Archivio Mario Giacomelli (la cui sede operativa è a Latina) che custodisce e conserva il patrimonio sconfinato di immagini e documenti dell’artista marchigiano.
Il suo bianco e nero e il tratto grafico che lo contraddistingue sono stati protagonisti anche dell’edizione 2023 di «The Phair», tenutasi dal 5 al 7 maggio a Torino. Qui, oltre a 68 opere provenienti dalla collezione di Massimo Prelz Oltramonti, fotografie di Giacomelli sono state presentate dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea Crt (che le ha concesse in comodato d’uso alla Gam-Galleria Civica d’Arte moderna e contemporanea) e dalla galleria parigina Berthet-Aittouarès (che ha indicato valori dai 5mila ai 30mila euro).
In vita Giacomelli era estremamente recalcitrante nei confronti del mercato, ma erano tempi diversi: non era ancora prassi indicare la data e il numero di tiratura come lo è oggi. Per gli artisti far circolare le proprie immagini era fondamentale per farsi conoscere. Oggi questa proliferazione di stampe si presenta come una complicazione: per la quotazione sul mercato, ma soprattutto per l’attività di inventariazione che l’Archivio Giacomelli conduce dal 2001. Come anticipato da Biondi «tra le prossime iniziative in cui l’Archivio è coinvolto, a luglio ci sarà una mostra presso la Rocca di Lonato con il sostegno della Fondazione Ugo Da Como, mentre in autunno curerò una monografica al MuFoCo di Cinisello Balsamo e un volume edito dalla casa editrice marchigiana Skinnerboox».
Sempre in autunno, in Francia, sono previsti una mostra alla Polka Galerie di Parigi e un libro pubblicato da Editions Xavier Barral. Infine, nel 2025 ci sarà la prima tappa di una serie di mostre internazionali che celebreranno il centenario della nascita dell’artista: una grande monografica a Palazzo Reale a Milano. Insomma, l’opera di Giacomelli oggi appare ormai prossima alla sua massima consacrazione.