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Vento favorevole tra economia e politica

L’esito delle elezioni in Francia e i risultati delle aste primaverili a New York portano ottimismo sulla Messeplatz

Sarah P. Hanson, Federico Florian

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Dopo le elezioni presidenziali in Francia e le aste primaverili di New York, che hanno registrato ottimi prezzi per le opere di alta qualità, i collezionisti potrebbero pensare che l’instabilità politica ed economica che ha caratterizzato il mercato dell’arte occidentale nella prima metà dell’anno stia iniziando a ridursi. I 291 galleristi presenti alla 48ma edizione di Art Basel, che si svolge dal 15 al 18 giugno, sono pronti a soddisfare la forte domanda per opere eccezionali e inedite, ma arrivano in fiera armati anche di opere che si rivolgono al momento contemporaneo.
 
Diciassette le new entry, di cui tre provenienti dalla regione pacifico-asiatica (Antenna Space, Shanghai; Magician Space, Pechino; Hopkinson Mossman, Auckland) e una dall’Africa (Gypsum Gallery, Il Cairo). Tra i ritorni, Salon 94, Susanne Vielmetter, Los Angeles Projects e Kraupa-Tuskany Zeidler sono state promosse alla sezione delle gallerie principali. La sezione «Statements», dedicato ai progetti personali proposti da gallerie giovani, dà il benvenuto a otto esordienti tra cui Antenna Space di Shanghai, tra le più attese, che presenta l’installazione sensoriale-situazionista di Guan Xiao «Air Freshner, Spray» (2017).


La politica, tema centrale del programma Film, è presente a macro e microlivelli. L’artista filippina Martha Atienza, nella galleria Silversens nella sezione «Statements» presenta la sua eco-videoinstallazione «Our Islands». Arratia Beer allestisce un’installazione in due parti di Omer Fast che mostra l’esercitazione di un operatore di drone statunitense. Nella sezione «Unlimited», destinata a opere monumentali, Andrea Bowers ricoprirà una parete con una serie di simboli di protesta femminista su cartone: rappresentano l’artista Andrew Kreps, kaufmann repetto e Vielmetter.


L’Espressionismo tedesco è il focus nello stand della Galerie St Etienne  dov’è protagonista un ritratto a grandezza naturale della cantante d’opera Elisabeth Stüntzner (1932) di Otto Dix, con l’aggiunta di «Ritratto di Irma Simo» (1924) di Max Beckmann, per la prima volta sul mercato. Le stampe di Beckmann degli anni Dieci-Venti del Novecento sono protagoniste da Jörg Maass Kunsthandel, mentre la Galerie Thomas di Monaco propone opere di Emil Nolde, August Macke e Max Pechstein. Borzo di Amsterdam offre sette variazioni su monocromi del XX e XXI secolo di artisti tra cui Bram Bogart, Ewerdt Hilge­mann, Jan Schoonhoven ed Esther Tielemans.


Altri monocromi sono visibili nella sezione «Feature» nello stand di Peter Blum, con opere di Robert Ryman. Sull’onda della moda che invita alla partecipazione attiva dei visitatori vista a Frieze New York, Sadie Coles HQ propone «The Kiss» di Urs Fischer, un d’après della famosa scultura di Rodin nel centenario della sua morte. La versione su grande scala di Fischer invita il pubblico a lasciare letteralmente il segno sulla scultura di plastilina bianca, di cui è stata esposta un’altra versione all’inizio dell’anno nella galleria londinese.


All’esterno della sede, Claudia Comte ridisegna la Messeplatz come un luna park curato da Chus Martínez, con un titolo palindromo: «NOW I WON». Tra giochi competitivi come freccette, bowling e minigolf, i target painting e le sculture in legno di Comte creano il palcoscenico per il premio più importante in palio: una sua opera d’arte originale. Cospicua, come da tradizione, la rappresentativa di gallerie italiane. Quest’anno sono 21 (incluse la Stein, De Carlo e Zero...) e, considerati i criteri estremamente selettivi nell’ammissione degli espositori ad Art Basel, è una conferma dell’eccellente lavoro svolto dai nostri galleristi. In queste pagine, alcuni tra i loro programmi più significativi per Art Basel.


Le gallerie italiane: tornabuoniArt
Alfonso Artiaco, Napoli
Mario Cristiani, Galleria Continua, San Gimignano, Pechino, Les Moulins, L’Avana
Massimo Di Carlo, Galleria dello Scudo, Verona
Giò Marconi, Milano
Epicarmo Invernizzi, A Arte Invernizzi, Milano
Mauro Nicoletti, Magazzino, Roma
Davide Mazzoleni, Mazzoleni Art, Torino e Londra
Massimo Minini, Brescia
Franco Noero, Torino
Raffaella Cortese, Milano
Silvia Chessa e Marco Noire, Noire Contemporary Art, Torino
Fabrizio Padovani e Alessandro Pasotti, P420, Bologna
Laura Trisorio, Studio Trisorio, Napoli
Eleonora e Francesca Tega, Galleria Tega, Milano
Antonio Tucci Russo, Tucci Russo Studio per l’Arte Contemporanea, Torre Pellice, Torino
Benedetta Spalletti, Vistamare, Pescara
 

Sarah P. Hanson, Federico Florian, 10 giugno 2017 | © Riproduzione riservata

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