Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image

La Manifattura Tabacchi

Image

La Manifattura Tabacchi

Una joint venture per la Manifattura Tabacchi

La Cassa Depositi e Prestiti e il fondo Pw Real Estate Fund III LP riqualificheranno l’edificio razionalista fiorentino

Laura Lombardi

Leggi i suoi articoli

Firenze. Definito il futuro della Manifattura Tabacchi, l’edificio razionalista (al cui progetto sembra aver preso parte Pier Luigi Nervi), che dal 2001 ha cessato di produrre sigarette ed è rimasto per quindici anni semi-inutilizzato e senza destinazione, come spazio multifunzionale. Dopo trattative fallite negli anni, proposte e perfino speranze, per alcuni, che potesse divenire uno spazio destinato all’arte contemporanea (le stesse speranze riposte nel Meccanotessile) e dopo anni in cui si entrava, da invitati o da infiltrati, solo in occasione di feste ed eventi come quelli di Pitti, arrivano gli americani con duecento milioni di euro, grazie alla joint venture del Gruppo Cassa depositi e prestiti (Cdp), attraverso la sua controllata Cdp Immobiliare,con il fondo internazionale Pw Real Estate Fund III LP.
La Cassa depositi spiega che il progetto, che di fatto è una vendita, «ha l'obiettivo di restituire alla città un’area strategica per dimensione e posizione, attraverso il recupero di edifici industriali e la loro riconversione in un complesso di quasi 90.000 mq». Un intervento che nel giro di circa tre o quattro anni, comprenderà destinazioni ricettive, commerciali, di smart working e smart housing, con appartamenti ad alto risparmio energetico e dotazioni tecnologiche all’avanguardia. «La Manifattura Tabacchi finalmente è stata venduta e adesso ha un futuro, commenta il sindaco Dario Nardella, una bella notizia, un risultato importante che è fra i primi effetti del nuovo regolamento urbanistico approvato dal Comune che comincia ad attrarre capitali e investitori internazionali che portano lavoro. Dopo tanti anni anche quest'area abbandonata al confine del Quartiere 1 tornerà ad essere aperta al pubblico e valorizzata come merita!».
I volumi dello storico edificio potranno essere solo in parte demoliti e ricostruiti perché tutelati dalla Soprintendenza, e la riqualificazione del luogo è chiamata a svolgere un ruolo importante nella rinascita di un intera area della città, posta tra le Cascine e Novoli, dove sono il polo universitario fiorentino e il nuovo Palazzo di Giustizia.
 

La Manifattura Tabacchi

Laura Lombardi, 30 luglio 2016 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

Nella Casa Museo dell’Antiquariato Ivan Bruschi sono esposte oltre 100 opere della collezione d’arte della Fondazione CR Firenze

Il Museo di San Marco è il punto di partenza di una mostra che «è anche un’occasione per rinnovare la visione ottocentesca dell’Angelico solo pittore devozionale, legata a un certo filone della letteratura e della pittura tedesca e francese»

La Fondazione Palazzo Strozzi di Firenze ha riunito circa 150 opere provenienti da oltre 60 tra musei e collezioni private riuscendo a «ricomporre pale smembrate dall’epoca napoleonica grazie a prestiti eccezionali» 

Mentre a fine settembre inaugura la grande mostra su Beato Angelico, il direttore generale del museo fiorentino anticipa in esclusiva a «Il Giornale dell’Arte» l’esposizione che la prossima primavera sarà dedicata al rapporto dell’artista americano con la città

Una joint venture per la Manifattura Tabacchi | Laura Lombardi

Una joint venture per la Manifattura Tabacchi | Laura Lombardi