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Giovanni Pellinghelli del Monticello
Leggi i suoi articoliDa Sotheby’s il 5 luglio vengono dispersi 160 modelli, gioielli e accessori dal 1930 al 2000 dalla collezione di Quidam de Revel, la boutique nel cuore del Marais dedicata alla moda d’epoca, in cui Emmanuelle e Philippe Harros da oltre vent’anni raccolgono pezzi iconici di haute couture e prêt-à-porter di lusso.
Di questo vero archivio museale della moda si presenta una selezione di opere di stilisti storici come Madame Grès, Elsa Schiaparelli, Hubert de Givenchy, Yves Saint Laurent, Pierre Cardin, André Courrèges, Paco Rabanne, Azzedine Alaïa, Comme des Garçons, Kansai Yamamoto e Martin Margiela.
Spiccano un abito di Paco Rabanne del 1967 composto da lastre di metallo (stime 6-8mila euro); l’abito «à tournure» con le dame con il barboncino dalla celebre collezione del 1939, in cui Elsa Schiaparelli rivisita la Belle Epoque, presente al Philadelphia Museum of Art (6-8mila). Hubert de Givenchy appare con il cappotto da sera interamente ricamato in paillettes a motivi floreali, 1973, ispirato al Pointillisme (3-4mila) mentre nella collana in rhodoïd (materia plastica creata da Rhône-Poulenc nel 1917) con applicati insetti in smalto iridescente, 1938, Schiaparelli fonde «La Primavera» di Botticelli e il Surrealismo (15-20mila).
Per finire l’abito in velluto nero dal vertiginoso «dos-nu» con rose di Thierry Mugler, 1987 (2-3mila), esposto al Musée des Arts Décoratifs di Parigi.

Abito di Comme des Garçons, collezione ayutunno-inverno 1988 -1989
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