Image

Un rendering del corridoio di ingresso del futuro polo archeologico di Fermo

Image

Un rendering del corridoio di ingresso del futuro polo archeologico di Fermo

Un polo archeologico alle cisterne di Fermo

L'apertura è prevista per la fine del 2020

Stefano Miliani

Leggi i suoi articoli

Nell’ex convento dei domenicani del Fontevecchia, Fermo avrà un polo archeologico connesso alle affascinanti cisterne romane. Il Comune, spalleggiato dalla Regione e dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche, a ristrutturazione avviata conta di aprire a fine 2020. Il piano si aggiunge al rinnovamento dei musei cittadini.

Paola Malvestiti, architetto responsabile dei lavori, descrive il museo: «Esporrà reperti di epoca picena, romana, medievale e del collezionismo fermano. A fine aprile il gruppo coordinato da Emanuela Stortoni dell’Università di Macerata ha consegnato la catalogazione dei beni nei depositi alla Soprintendenza» (per la quale valuterà i pezzi l’archeologa Federica Grilli). «Inutilizzato da anni, danneggiato dai terremoti del 1997 e del 2016, il complesso ha due edifici a corte. Il cortile servirà per eventi. L’archeologico a piano terra avrà due corridoi, sale espositive, servizi di tecnologia e una saletta didattica multimediale adatta alle scuole».

Da lì «si scenderà in un seminterrato dove ci saranno un’altra sala espositiva e, con l’apertura di un varco, l’ingresso diretto alle Cisterne romane»: più agevole di quello odierno, osserva la progettista, che in via degli Aceti è in forte pendenza.
 

Un rendering del corridoio di ingresso del futuro polo archeologico di Fermo

Stefano Miliani, 21 giugno 2019 | © Riproduzione riservata

Articoli precedenti

Grazie a un finanziamento di 2 milioni di euro è in corso la riqualificazione del sito umbro, che comprende la necropoli del Palazzone, un Antiquarium, un laboratorio di restauro e uffici

La casa automobilistica ha finanziato con 300mila euro l’intervento sull’affresco della «Madonna in trono con Bambino, quattro angeli e san Francesco» nella Chiesa Inferiore: «Non sarà più necessario restaurarlo per cent’anni»

Gli interventi, ad opera degli allievi della Scuola di alta formazione dell’Icr, vengono realizzati nel Laboratorio di materiali lapidei a Matera. E su questa opera è uscito anche un libro

I lavori, iniziati a settembre 2022, costeranno 15 milioni di euro e dovrebbero concludersi nel 2025

Un polo archeologico alle cisterne di Fermo | Stefano Miliani

Un polo archeologico alle cisterne di Fermo | Stefano Miliani