Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Luana De Micco
Leggi i suoi articoliParigi. Mentre il Grand Palais annuncia la sua chiusura, da dicembre 2020, per quattro anni di lavori di ristrutturazione (e un budget colossale di 466 milioni di euro), un Grand Palais «effimero» si prepara ad aprire sugli Champs-de-Mars. La Fiac, Paris Photo e gli altri eventi annuali che si tengono di solito al Grand Palais si trasferiranno dunque ai piedi della Tour Eiffel, nel nuovo edificio temporaneo di 10mila metri quadrati, progettato da Jean-Michel Wilmotte.
La struttura modulare ad archi, dalle forme piuttosto sobrie, che comincerà a essere montata durante l’estate, sarà operativa nel gennaio 2021 e verrà smontata poi nell’autunno 2024, dopo le Olimpiadi. Durante la competizione sportiva vi si terranno infatti alcune gare, così come alla Tour Eiffel e al vicino complesso di Les Invalides.
Nel frattempo anche il Grand Palais avrà riaperto per ospitare le gare di scherma. Budget totale dell’operazione: 40 milioni di euro (coperti dagli introiti di grandi eventi mediatici, come le sfilate di moda). I lavori del Grand Palais sono ormai improcrastinabili. L’edificio sarà interamente restaurato e gli impianti messi a norma. Durante l’ultima Fiac, alcuni galleristi ci hanno confermato che l’edificio, per quanto teatro ideale per la fiera d’arte, è fatiscente. Trovargli un sostituto però non è stata cosa facile.
Bisognerà vedere se il futuro Grand Palais «effimero» di Wilmotte, che appare grandioso, almeno su carta, convincerà collezionisti e galleristi a tornare. Per adesso non ha il consenso dei residenti, che temono un peggioramento della qualità di vita del quartiere data l’alta frequentazione degli eventi del Grand Palais. Contro il progetto sono sorte già diverse petizioni online.
Vi si oppongono anche le associazioni ambientaliste che denunciano la fragilità del sito degli Champs-de-Mars, inadatto a ospitare una struttura così imponente. E questo anche se l’architetto ha fatto notare di aver ideato una struttura «sostenibile», più leggera possibile e alta «solo» 20 metri per non guastare la prospettiva tra la Tour Eiffel e l’Ecole Militaire.
Altri articoli dell'autore
Nella duplice veste di curatore e rettore della Scuola del Centre Pompidou-Metz l’artista ha inventato un abbecedario per una mostra è che un dizionario aperto, in cui ogni visitatore e ogni artista può riscrivere i significati
Esposte al Louvre oltre 170 opere della collezione personale del primo presidente della Terza Repubblica francese
Triplice appuntamento nel centro culturale in Provenza: una collettiva allestita da Tino Sehgal, l’Ong E.A.T e l’opera grafica di Maria Lassnig
Attraverso 260 opere il Louvre traccia il ritratto di una civiltà «rimasta a lungo ai margini degli studi accademici», un popolo di soldati, ma anche di commercianti, architetti, scienziati e artisti