Image
Image

Un fienile tecnologico

Mariella Rossi

Leggi i suoi articoli

Tublà da Nives è un antico fienile al centro di una vallata dolomitica, mutato da un paio di anni in uno spazio espositivo dalla linea contemporanea grazie alla ristrutturazione dell’architetto Rudolf Perathoner e a uno spettacolare parallelepipedo in vetro. È una struttura gestita da un’associazione culturale; il presidente è Leo Senoner, che affiancato da un comitato scientifico propone ogni anno una decina di mostre, soprattutto personali, di artisti di area tirolese.

Nella mostra di Silvia De Bastiani, in corso fino al 24 luglio, una ventina di acquerelli di grandi dimensioni immortalano le cime alpine circostanti, innescando uno sdoppiamento tra le opere e il paesaggio che penetra all’interno dello spazio espositivo attraverso il cristallo. La tradizione scultorea locale legata alla lavorazione del legno sarà al centro della collettiva allestita dal 29 luglio al 21 agosto con opere di una decina di esponenti dell’Associazione Artigianato artistico Selva Val Gardena. Il titolo in ladino è «Nia figurativ» ovvero, non figurativo.

Dal 26 agosto al 18 settembre sarà poi la volta dei dipinti di Medea Moroder. Quest’anno Tublà da Nives ospiterà anche lo spettacolo teatrale e musicale in scena il 17 agosto «Gli uomini per essere liberi: Sandro Pertini, il presidente», regia di Gianni Furlani e Mauro Bertozzi, e la kermesse «Connect. Giovani e tecnologia» un calendario di concerti, film e incontri fino a novembre, con alcuni appuntamenti a Tublà da Nives. Tra questi si segnalano, il 23 luglio, il dibattito sulla «Tecnologia drohne», il 30 agosto, l’incontro «FilmApp. Il mondo del film nella teoria e nella pratica», che avrà come relatori Matthias Höglinger, Gianluca Lazzaroni e Alexia Demez, mentre il 7 ottobre si svolgerà il «Forum Sëlva», dedicato a «L’influsso della comunicazione digitale nella vita dei giovani». Tra i vari appuntamenti non mancheranno proiezioni di film, concerti e il concorso «Io e il mio smartphone».

Mariella Rossi, 19 luglio 2016 | © Riproduzione riservata

Articoli precedenti

Nel Palazzo Reale 56 preziosi reperti attualizzano l’eredità culturale del re normanno che volle una società fondata sul pluralismo e sulla coesistenza di mondi diversi

All’interno di una delle più antiche strutture difensive del capoluogo sardo, conta oltre 4mila reperti in un arco cronologico di 7mila anni. Il complesso comprende la Pinacoteca Nazionale recentemente riallestita

Al Man di Nuoro un progetto ad hoc di 126,5 mq

Il prossimo anno il Musée des Beaux-Arts di Mulhouse dedicherà all’artista svizzero una prima grande retrospettiva in terra francese. Nel frattempo nasce una borsa di studio e l’Archivio, visitabile su appuntamento, è digitalizzato

Un fienile tecnologico | Mariella Rossi

Un fienile tecnologico | Mariella Rossi