Luca Scarlini
Leggi i suoi articoliLa nuova casa editrice Safarà si presenta con un bel romanzo del ceco Jan Němec, dedicata a uno dei pionieri della fotografia a Praga: František Drtikol, che è passato alla storia per immagini perfettamente Art Nouveau, dalla fortissima composizione estetica. Sbilenco e irregolare è il formato editoriale scelto, con una copertina in cui l’effetto di luce dà conto graficamente di una ricerca ossessiva, maniacale che il protagonista del libro porta fino all’estremo.
Da una piccola città mineraria, abbandonata a se stessa nei flussi della storia (e non troppo dissimile dalla spettrale Česky Krumlov, a cui torna sempre Egon Schiele nei suoi quadri più sinistri), emerge un dandy ossessionato dall’immagine. La ricerca della posa perfetta, portata all’estremo, è un omaggio alle donne, più sognate che possedute, di cui spia le movenze, senza ottenerne amore. La luce, stella cometa di un’esistenza, è quella che la nuova tecnica permette di cogliere e rappresentare come mai prima, sullo sfondo di quella città magica e sinistra, raccontata indimenticabilmente da Angelo Maria Ripellino, in cui angeli e demoni si inseguivano sulle facciate dei palazzi, e dove la maligna fata verde dell’assenzio era celebrata dai quadri di Viktor Oliva, come quello che ancora oggi si vede nei sontuosi decori del Caffè Slavia.
Storia della luce, di Jan Němec, traduzione di Elena Zuccolo, 430 pp., Safarà Editore, Pordenone 2017, € 24,00
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