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Un artista di nome Claire

La prima monografica di Grayson Perry in un museo parigino

La prima monografica di Grayson Perry in un museo parigino si svolge, dal 19 ottobre al 3 febbraio, a La Monnaie de Paris, il museo sulla Senna dall’audace programmazione culturale, che nei mesi scorsi ha accolto Subodh Gupta o ancora Maurizio Cattelan. L’istituzione apre dunque ora le porte all’artista britannico (Chelmford, 1960), specialista dell’arte della ceramica, che nel 2016, in una mostra alla Serpentine Gallery di Londra, aveva partecipato al dibattito sulla Brexit allestendo «Matching Pair», un’opera composta da due vasi dedicati ai due campi opposti del «Leave» e del «Remain».

L’opera è esposta a Parigi in un lungo e ricco percorso su due piani e in dieci capitoli. Ma il museo parigino, che difende la parità nell’arte, si interessa all’opera «militante» di Perry anche perché l’artista si interessa da tempo alla questione dei generi e dell’identità. Femminista, stravagante, eclettico, fantasioso, Perry sfida i tradizionali stereotipi del maschile/femminile.

Alle vernici delle sue mostre si presenta vestito nel suo alter ego femminile, Claire, un personaggio vistoso con le guance, gli occhi e le labbra molto truccate (nella foto). I primi lavori di Perry, vasi ricoperti da provocatori graffiti e testi manoscritti, molto colorati e fitti di dettagli, sono degli anni Ottanta, quando la ceramica era un materiale ancora boicottato dagli artisti contemporanei. A Parigi sono allestiti anche alcuni arazzi, tra cui il recente «Battle of Britain» (2017).

Luana De Micco, 18 ottobre 2018 | © Riproduzione riservata

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Un artista di nome Claire | Luana De Micco

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