Uffizi, riaprono le sale di Botticelli e dei Pollajolo

Il nuovo allestimento dà maggior respiro alla «Primavera» e ad altre opere «a rischio ingorgo»

La Sala 10 dedicata a Sandro Botticelli: accanto alla «Primavera», l'affresco staccato di circa 6 metri di larghezza raffigurante l’«Annunciazione» proveniente dall’ospedale di san Martino
Laura Lombardi |

Firenze. Riaprono alla Galleria degi Uffizi, dopo un importante riallestimento, le sale dedicate ai Pollajolo, a Botticelli e ad altri pittori, anche fiamminghi, di quel periodo, ricavate in parte entro i volumi che un tempo ospitavano il perduto teatro mediceo opera di Buontalenti.

Il progetto, che rientra in quello complessivo dei Nuovi Uffizi, anche se è situato nella parte «storica» della galleria, si differenzia dal precedente allestimento soprattutto per l’attenzione rivolta alla fruizione delle opere in relazione al flusso dei visitatori, ai quali si vuole offrire un’esperienza migliore che consenta una più attenta lettura critica; a tale scopo concorre anche la nuova illuminazione.
L’insieme degli interventi architettonici, che comprendono impianti di videosorveglianza e trattamento dell’aria, fanno salire a 7mila metri quadrati l’area degli spazi della Galleria ampliati o rinnovati.


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© Riproduzione riservata La sala 15 con il Trittico Portinari
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