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L'«Annunciazione» di Leonardo da Vinci rimane nella lista delle opere inamovibili degli Uffizi

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L'«Annunciazione» di Leonardo da Vinci rimane nella lista delle opere inamovibili degli Uffizi

Uffizi, la strategia di Eike Schmidt

Uffizi, la strategia di Eike Schmidt

Laura Lombardi

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Firenze. Percorsi di fruizione differenziata, nell’accesso e nella biglietteria, allo scopo di «abbandonare il sistema della galleria autogrill con ingresso unico e percorso obbligato, e permettere ai visitatori di ritagliarsi su misura la loro esperienza agli Uffizi», è quanto Eike Schmidt, direttore generale delle Gallerie degli Uffizi (comprensive quindi anche di Palazzo Pitti) intende compiere nella Galleria degli Uffizi, rivoluzionando gli spazi e concentrando al secondo piano (facendoli quindi risalire dalle nuove sale del primo piano sistemate dalla direzione Natali) i capolavori di Leonardo (col ritorno dai laboratori dell’Opificio, dopo il restauro della «Adorazione dei Magi» annunciato per Pasqua) e quelli di Raffaello, che a lui parevano troppo costretti in spazi piccoli. Questi maestri si congiungeranno dunque a Botticelli e a Michelangelo, che già si trovano al secondo piano, e anzi la «Madonna del cardellino» dialogherà, nella stessa sala, col «Tondo Doni» di Michelangelo. Alcuni visitatori potranno dunque accedere al secondo piano direttamente, avendo un aperçu del Rinascimento concentrato sui big.

Evitare gli intasamenti
Una filosofia molto diversa da quella di Antonio Natali, che, nelle nuove sale del primo piano, aveva teso a una contestualizzazione molto precisa dei vari artisti, quindi anche dei «grandi» per non vederli come perle rare prive di connessioni con l’ambiente che le aveva prodotte. Schmidt, intervistato poco dopo la sua nomina, aveva diplomaticamente affermato di non voler interferire con quanto svolto dal precedente direttore in quegli ambienti, mostrandosi desideroso di accoglierne ancora i preziosi consigli. Tuttavia il cambio di rotta è motivato dalla volontà di rispondere alle esigenze dei visitatori, evitando l’intasamento in certe sale: d’altronde si vive in un mondo di icone, ed è troppo ambizioso, forse, sperare che il pubblico possa essere educato ad altro tipo di fruzione. 

Autoritratti: dal Corridoio Vasariano al primo piano
Una selezione degli autoritratti del Corridoio Vasariano (che, come sappiamo, Schmidt ha voluto vuotare per renderlo percorribile fino a Pitti), dal 2017 andranno invece ad occupare, al primo piano, gli spazi lasciati liberi dai pittori della prima metà del Cinquecento fiorentino, spostati nelle sale contigue, un tempo sede delle mostre temporanee, le quali saranno dal 2017 allestite negli spazi (circa 800 metri quadrati sotto la Biblioteca Magliabechiana) al pianterreno.

Le sfilate di moda? A Palazzo Pitti
Tra le volontà del nuovo direttore vi è lo stop rigoroso all’utilizzo del museo per sfilate di moda (come quelle di Stefano Ricci nel 2012) che saranno dirottate verso Palazzo Pitti, per tradizione più atto ad accogliere simili eventi, mentre cene ed eventi privati continueranno a svolgersi in terrazza e nella biblioteca Magliabechiana della Galleria, vietando invece a Palazzo Pitti l’utilizzo delle sale affrescate da Giovanni da San Giovanni.

Prestiti: gli «inamovibili» e i «quasi inamovibili»
Quanto ai prestiti Schmidt annuncia due liste comunicate: gli «inamovibili» (di cui fanno parte, ad esempio, «Annunciazione» di Leonardo e «Tondo Doni», ma anche, a Pitti, la «Madonna della Seggiola» di Raffaello), e, a breve, quella dei «quasi inamovibili», opere che si potranno muovere molto raramente e a condizioni molto particolari, come il «Bacco» di Caravaggio e le opere di Botticelli.

Mostre
Infine le mostre del 2017: quella che inaugurerà l’8 marzo, per la festa della donna, dedicata alla suora fiorentina Plautilla Nelli, artista del Cinquecento, poi una dedicata alla «Resurrezione di Lazzaro» di Nicolas Froment e un’altra all’arte giapponese.
 

L'«Annunciazione» di Leonardo da Vinci rimane nella lista delle opere inamovibili degli Uffizi

Eike Schmidt

Laura Lombardi, 09 novembre 2016 | © Riproduzione riservata

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