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Jenny Dogliani
Leggi i suoi articoliVarsavia. Uno scambio tra Torino e Varsavia e tra linguaggi classici e contemporanei è alla base della collettiva «Art Fragments from the Albertina Academy of Fine Arts of Turin», realizzata in collaborazione con la Warsaw Academy-Faculty of Media Arts e allestita nella Spokojna Gallery fino al 5 maggio.
Sono esposti 34 lavori di 24 studenti dell’Accademia Albertina, fotografie, incisioni, installazioni e dipinti diversi per genere e soggetto pur se con una predominanza della figura umana, tema principale del primo Festival Internazionale delle Scuole di Arte e Design, organizzato lo scorso luglio dall’istituzione torinese.
Pose plastiche con accentuate tensioni muscolari caratterizzano le opere di Federica Fontana, popolate da donne con occhi bendati e corpi dalla bellezza statuaria in cui lo sforzo manifesta un conflitto profondo tra l’essere e l’apparire. Ispirata a Thomas Ruff appare invece la ballerina di lap dance di Arianna Bazzini, reiterata in pose diverse ma sempre leggermente sfocata per evocare il distacco tra il mondo virtuale e quello reale. Intensi, fisici e materici i ritratti di Viola Barovero, volti di ragazzi in cui i colori lividi e il tratto espressionista restituiscono pensieri, incertezze ed emozioni tipiche della giovinezza, il medesimo stadio della vita che Raja Khairallah elabora come un limbo, una nebbiolina leggera da cui affiora il viso serafico di una ragazza con gli occhi chiusi sospesa tra i sogni e la realtà. Tra le opere grafiche sono da segnalare, infine, il camaleonte di Andrea Bertone, raffigurato con uno stile fresco e preciso in cui l’ironia si coniuga al naturalismo, e un romantico e crepuscolare paesaggio di Giulio Saverio Rossi.

Rica Cerbarano, «Habito»

Andrea Bertone, «Chameleon»

Federica Fontana, «The Body Strenght»

Giulio Saverio Rossi, «Landscape #3»
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