Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image
Image

Tessuti in codice

Jenny Dogliani

Leggi i suoi articoli

Nato a Epsom nel 1967, vincitore del Turner Prize nel 2005, l’artista concettuale britannico Simon Starling torna a Torino dal 20 gennaio al 5 marzo per la sua quinta personale da Franco Noero, la prima nella sede della galleria in via Mottalciata.

Ancora una volta propone un progetto inedito strettamente legato alla città sabauda. Dopo averne analizzato il passato legato all’industria automobilistica con le mostre «Flaga (1972-2002)» nel 2002 e «24 Hr. Tangenziale» nel 2006 e le vicende architettoniche con «Three Birds, Seven stories, Interpolations and bifurcations» nel 2008, nel 2011 Starling si era concentrato, con «F as in foglia», sul rischio di estinzione delle antiche tecniche artigianali fiorite nella manifattura e nel design locali.

Il nuovo progetto è un’evoluzione di quest’ultima rassegna ed è nato in seguito a una visita dell’artista nell’Antica Fabbrica Passamanerie Massia Vittorio 1843, fornitrice, tra l’altro, di passamanerie militari per il Regio Esercito nelle guerre d’indipendenza, che portarono all’unificazione dell’Italia.

Ancora oggi l’azienda utilizza telai Jacquard, un tipo di telai del XIX secolo in legno, dotati di macchine a schede perforate che permettono disegni complessi. Starling li ha utilizzati per realizzare opere in tessuto simili a strisce di codice Morse.

L’altra fonte cui si è ispirato è un passo dell’autobiografia di Charles Babbage, in cui il progenitore del computer si descrive come autore di un ritratto realizzato con una macchina Jacquard, donato alla regina Maria Vittoria durante una visita a Torino nel 1840.

Prodotti con diverse tecniche e linguaggi, dal video al suono, all’installazione, dall’analogico al digitale, i lavori esposti sono un racconto a intermittenza in cui frammenti di vicende storiche e biografiche si mescolano, come per effetto di un misterioso algoritmo.

Jenny Dogliani, 09 gennaio 2016 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

Alla Stephen Ongpin Fine Art di Londra, fino al 25 luglio, oltre sessanta opere su carta di grandi maestri britannici, con focus su Wilhelmina Barns-Graham e la svolta del 1949

Il prototipo progettato su misura per Jane Birkin nel 1984 da Jean-Louis Dumas, direttore creativo di Hermès, è stato venduto da Sotheby’s a Parigi, per 10,1 milioni di dollari, diventando la borsa più cara della storia

La più grande mostra nei trent’anni di carriera dell’artista milanese, a cura di Robert Cook, all’Art Gallery of Western Australia dall’8 novembre 2025 al 26 aprile 2026, con opere inedite, recenti e storiche

Prima presentazione torinese della 32ma edizione, ispirata al pensiero sistemico di Richard Buckminster Fuller, con 63 progetti monografici, 26 debutti, e il 25mo anniversario di Fondazione per l'Arte Moderna e Contemporanea CRT che con l'occasione porta il proprio fondo acquisizioni a 300.000 euro

Tessuti in codice | Jenny Dogliani

Tessuti in codice | Jenny Dogliani