Terremoto nel centro Italia, i primi danni

Doppia scossa nella notte nella zona appenninica tra Lazio, Marche e Umbria. Morti e feriti. Da un primo bilancio sul patrimonio artistico danni registrati ad Amatrice, San Benedetto di Norcia e ad Arquata nell’ascolano. Assisi e L’Aquila intatte

I danni provocati dal sisma a Pescara del Tronto in un fotogramma di un servizio andato in onda sul Tgr Marche
Stefano Miliani |

Varie città. La duplice scossa di terremoto che nella notte che alle 3.36 e poi alle 4.36 ha colpito l’Italia centrale ed è stata avvertita dal Veneto fino alla Campania ha provocato 38 morti, qualche centinaio di feriti e diversi dispersi. Il bilancio è come logico provvisorio.
La prima scossa di magnitudo 6.0 ha avuto come epicentro i dintorni di Accumoli, in provincia di Rieti, e un ipocentro ad appena quattro chilometri di profondità. La seconda scossa ha avuto una magnitudo 5.4 ha avuto come epicentro la zona tra Norcia (Perugia) e Castelsantangelo sul Nera (Macerata) e l’ipocentro è stato registrato a 8,7 chilometri di profondità. È quindi la fascia appenninica umbro-laziale-marchigiana l’area maggiormente interessata dal sisma.

Nel Lazio il borgo di Amatrice è stato severamente colpito. In Umbria si registrano crolli nella chiesa di San Benedetto di Norcia, dove avrebbe riportato
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© Riproduzione riservata Detriti e calcinacci nella chiesa di Norcia L'altare della chiesa di Norcia dopo il sisma di stanotte
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