Terremoto: il soprintendente si ribella
«Le opere ricoverate ad Ancona dopo il sisma? Una polemica pretestuosa»
«Al 19 dicembre nelle Marche avevamo recuperato 2.345 opere d’arte mobili da chiese, palazzi ed edifici danneggiati e continuiamo a intervenire dove ci sono situazioni di crisi. Siamo stati tempestivi e certe critiche verso il nostro operato sono del tutto errate». Carlo Birrozzi, il soprintendente all’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche, contesta quanto riferito sulla gestione del dopo terremoto dal sindaco di Matelica e storico dell’arte Alessandro Delpriori, dal responsabile dei beni culturali della Diocesi di Camerino Luca Maria Cristini e dalla direttrice dei Musei Sistini Paola Di Girolamo.
Un problema denunciato è la burocrazia che rallenta i recuperi. «La burocrazia c’è, commenta, tutto è stato accentrato a Rieti, dove le decisioni passano dall’unità di crisi centrale, ma in questo terremoto si sono danneggiati molti più beni culturali che in passato. Abbiamo fatto
...
(l'articolo integrale è disponibile nell'edizione su carta)