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Tengono sempre i valori del design

Si sono registrati prezzi molto sostenuti per i nostri designer nelle aste francesi di ottobre

Carla Cerutti

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La stagione autunnale 2016 del design è ripartita in ascesa, come dimostrano i risultati delle prime aste internazionali. Tra queste l’appuntamento con il design scandinavo, organizzato da Piasa a Parigi il 14 settembre, ha registrato ottimi risultati, sia per gli arredi sia per le ceramiche.

«Tired man», poltrona rivestita in lana di montone, disegnata da Flemming Lassen intorno al 1930, ha spuntato ben 89.200 euro e «Fetish», vaso in grès smaltato ideato da Axel Salto nel 1960 ca per la Royal Copenhagen, ne ha ottenuti quasi 107mila.

L’attesa vendita di design italiano, esitata sempre da Piasa lo scorso 12 ottobre, ha totalizzato 1,9 milioni di euro, grazie alla presenza di capisaldi come Gio Ponti, detentore di numerosi top lot, Ignazio Gardella, Franco Albini, Osvaldo Borsani, Bbpr e Fontana Arte.

In un’atmosfera elettrizzata, una coppia di commode a sospensione in olmo e ottone, realizzata su disegno di Gio Ponti nel 1954 come parte dell’arredo dell’Hôtel Royal di Napoli, è stata contesa tra sala, telefoni e internet fino a raggiungere la ragguardevole cifra di 101.600 euro (stima 40-60mila). Altre due commode, del medesimo modello, vendute singolarmente, hanno confermato l’elevato interesse andando aggiudicate rispettivamente per 51.500 e 56.700 euro.

Tra le librerie più conosciute, la Lib 2 di Ignazio Gardella per Azucena (1955) non delude mai: 66.900 euro contro una stima di 25-35mila. Altri successi della tornata spettano ad un tavolo di Fontana Arte degli anni Trenta, in vetro e ottone, esitato per 42.500 euro e ad una plafoniera avanguardista (1954), in neon e metallo laccato, di Franco Albini per la sede dell’Ina a Parma, battuta per 32.200.

L’asta era ricca di proposte allettanti, che hanno avuto un’ottima risposta, anche per ideazioni congiunte di Lucio Fontana e Osvaldo Borsani, dello studio Bbpr, di Gino Sarfatti, Angelo Lelii, Stilnovo, Carlo Scarpa, Sottsass e Ico Parisi. Di quest’ultimo, un curioso mobile bar poliedrico degli anni Sessanta a lui attribuito, in legno tinto, melamina e ottone, è stato aggiudicato per 13.500 euro, cifra non molto distante da quella (10.600 euro) pagata per un esemplare analogo battuto da Cambi a Genova, lo scorso 21 giugno.

Infine, dopo nostre ripetute segnalazioni, anche Piasa si è arresa alla giusta attribuzione della lampada da terra «Helga», realizzata per Fumagalli nel 1967 da Silvio Bilangione e non da Paolo Portoghesi, come proposto in aste passate: i 5.150 euro ottenuti dall’esemplare offerto in quest’ultima tornata sono stati, comunque, un risultato ben superiore alle quotazioni italiane, che normalmente si attestano intorno ai 1.500 euro.

Carla Cerutti, 11 novembre 2016 | © Riproduzione riservata

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