Tempi scombussolati, bussola al Nord

Il Festival La Gacilly Photo rende omaggio ai fotografi scandinavi

Erik Johansson, «En trompe l’œil» © Erik Johansson
Luana De Micco |  | La Gacilly

La diciottesima edizione del Festival La Gacilly Photo si tiene dall’1 luglio al 31 ottobre. Come tutti gli anni, il borgo bretone è investito da scatti di grande formato questa volta sul tema «Plein Nord»: «Un’occasione non solo per indicare una nuova rotta alle nostre esistenze scombussolate», ha scritto il curatore Cyril Drouet, dopo questo anno di pandemia, ma anche di rendere un omaggio ai fotografi scandinavi «che, dall’alba della fotografia, stringono un legame quasi carnale con la rudezza della terra».

Una ventina gli artisti presentati, tra i quali Jonathan Näckstrand e Olivier Morin dell’Afp e Jonas Bendiksen di Magnum. Tra loro anche Tiina Itkonen, che dal 1995 condivide le lande ghiacciate della Groenlandia con il popolo Inughuit, una minoranza inuit, ed Erick Johansson, che si serve del digitale per creare illusioni ottiche surrealiste, prendendosi gioco delle assurdità umane.

A sua volta, Helena Blomqvist popola i suoi scatti di creature misteriose ispirate ai miti svedesi. Di Pentti Sammallahti, maestro del bianco e nero, sono gli scatti contemplativi della sua terra natale, la Finlandia. La rassegna, che ogni anno attira 300mila visitatori, si esporta dal 2018 anche a Baden, in Austria, che fino al 17 ottobre riprende la programmazione del 2020 «Viva Latina!».

© Riproduzione riservata Helena Blomqvist, «Mourning Procession», 2008, dalla serie «The Last Golden Frog» © Helena Blomqvist
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